Ci sono ambienti che hanno la necessità di protezioni speciali: non solo perché di pregio ma perché contengono informazioni che causerebbero un danno enorme se fossero perdute. Pensiamo agli archivi di Stato, ai depositi con documenti cartacei, tele e arazzi, ai centri di elaborazione dati, dove in caso di incendio una mole di informazioni sensibili andrebbe distrutta nel giro di poche ore.
Il sistema gassoso Siad
spegne gli incendi
senza provocare danni
Wall System 300 è un marchio registrato del gruppo basato su gas inerti come argon e azoto e già diffuso non solo in provincia di Bergamo ma in tutta Italia
I gas inerti come argon e azoto, sia separati che in miscela, sono al centro dei sistemi antincendio proposti per la salvaguardia di questo genere di ambienti. In provincia di Bergamo questo tipo di impianti si trova all’Archivio di Stato di Bergamo, alla Fondazione Legler di Brembate Sopra, alla Camera di Commercio di Bergamo, al Museo della fotografia Sestini in Città Alta. Nel resto d’Italia l’Archivio di Stato di Siena è un esempio di ambiente che ne dispone. Questa lunga lista di interventi, oltre al merito di aver registrato l’innovativo sistema, chiamato Wall System 300®, si deve al gruppo chimico bergamasco Siad: «La tecnologia ideata prevede la possibilità di riempire le bombole da 80 litri sul posto, senza doverle spostare – spiega Fabio Milan, project manager della divisione antincendio di Siad, che si occupa della progettazione, installazione e manutenzione di sistemi antincendio a gas –. Questi sistemi gassosi, rispetto a quelli dei competitor, hanno il vantaggio di non danneggiare gli ambienti in cui vengono installati. In questo caso l’obiettivo non è contenere le fiamme ma spegnerle: i sistemi funzionano per sottrazione di ossigeno».
Un prodotto ecologico
Per intenderci, altre tipologie usate per spegnere gli incendi prevedono l’uso di polvere o acqua nebulizzata, che potrebbero rovinare gli oggetti all’interno degli ambienti. Tra i sistemi gassosi rientrano anche i gas chimici che, però, come spiega Milan, hanno una serie di limiti: «La storia ci insegna che hanno vita breve perché vengono messi al bando oppure dismessi dai regolamenti europei in quanto sono troppo inquinanti. I gas inerti, invece, sono del tutto naturali: banalmente, sono già nell’aria che respiriamo». Ci sono, inoltre, una serie di vantaggi che, oltre a rendere sicura la tecnologia di Siad, fanno sì che sia anche vantaggiosa per l’ambiente: «Si tratta di un prodotto ecologico», prosegue Milan. «La vita di un impianto a gas inerti va dai trenta ai sessant’anni: l’azoto, una volta scarico, viene rimesso in aria ad un livello più puro di quando è stato prelevato». Un altro aspetto è l’alta percentuale di riciclo dei materiali con cui sono costruite gli impianti: «Sono quasi prossime al riciclo al cento per cento. Il 30 per cento dell’ottone della valvola è riciclato. La gomma che compone le manichette flessibili è di materiale riciclabile. Non c’è niente di plastica. Per cui, dal punto di vista dell’inquinamento, l’impatto è pressoché nullo».
L’alternativa è il noleggio
Una possibilità offerta dalla divisione antincendio di Siad che sta suscitando sempre maggiore interesse è quella di noleggiare questa tipologia di impianti, visti i costi elevati: «L’avevamo ipotizzata diverso tempo fa, specialmente per i beni pubblici – spiega Milan –, in realtà sta funzionando di più per commesse private». La proposta si chiama «Total Fire Management» e comprende servizi integrati e modulari di gestione del prodotto: la logistica, la garanzia di purezza fino al punto d’uso, gli aspetti di manutenzione e di sicurezza d’impiego dei gas e degli impianti vengono completamente affidati a Siad. Due sono gli esempi di progetti portati avanti dal gruppo con questa tipologia di servizio. «Avremo un impianto da 146 bombole in provincia di Sondrio destinato a proteggere un magazzino con sacche emofiliache. Il secondo impianto sarà in provincia di Cuneo, dove il sistema antincendio sarà installato a protezione di un magazzino di una fabbrica dolciaria», aggiunge il project manager di Siad.
Gas sicuri
I gas inerti hanno anche un’altra caratteristica, che è quella di proteggere, anche se per un tempo limitato, la persona che si trova nell’ambiente al momento dell’incendio: «Tutti i sistemi gassosi ricadono all’interno della stessa normativa, UNI EN 15004, per cui è garantita la sopravvivenza delle persone per brevi periodi di tempo – chiarisce Milan –, perché quando si toglie ossigeno è come se si stesse a 2000-3000 metri di altitudine. Il cuore del sistema antincendio è il sistema di allarme, che rivela l’incendio e manda il segnale alla centrale e alle targhe ottico-acustiche che avvisano le persone all’interno dell’ambiente di abbandonare i locali. Dopo un periodo di ritardo determinato, l’impianto fa partire la scarica dell’agente estinguente».
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