93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
< Home

Cinque proposte per rendere l’estate in città più sopportabile per i bambini

Articolo. L’acqua, il verde e gli spazi sociali sono requisiti imprescindibili per rendere l’estate se non piacevole, almeno tollerabile. Ecco a Bergamo cosa funziona, e cosa si potrebbe fare meglio

Lettura 3 min.

Questo non è un elenco di consigli dedicato ai genitori (non uscite con i bambini nelle ore più calde, vestiteli leggeri, fateli bere molto… come se in giro ci fossero molte famiglie che amano andarsene a spasso con quaranta gradi, mettersi il giubbino e disidratarsi), ma qualche idea collettiva per ridurre le disuguaglianze nell’impatto dei cambiamenti climatici.

L’estate è un catalizzatore di disuguaglianze: chi se lo può permettere manda i figli in vacanza per lunghi periodi, paga i migliori centri estivi, sta in grandi case vivibili con aria condizionata e va in montagna nei weekend. Chi no deve in qualche modo arrabattarsi nei tre mesi di caldo, senza scuola e con pochissimi aiuti. Anche solo rinfrescarsi, quando si superano i 30 gradi, non è un vezzo, ma una necessità. Specialmente per le famiglie e i bambini che trascorrono buona parte dell’estate in città. Ecco cinque modi in cui le città senza mare, e Bergamo in particolare, possono diventare più accoglienti in estate.

Le piscine

Si è, giustamente, parlato molto di come a Milano ci sono solo tre piscine pubbliche aperte per l’estate 2025. A Bergamo non siamo messi meglio, considerato che con la chiusura dell’impianto Italcementi per i necessari lavori di restauro restiamo senza piscine in città.

Tocca andare nei comuni vicini: Almè, Alzano, Seriate... È comodo? Accettabile, se consideriamo la giornata in piscina come una “gita fuoriporta”, meno se ci aspettiamo che possa fare parte della routine settimanale di una famiglia per sopportare meglio il caldo, magari usufruendo di un abbonamento o servendosi dei mezzi pubblici o della bicicletta. Pensiamo a un gruppo di amiche delle superiori, a una nonna con il nipotino, a un papà che vuol prendersi mezza giornata per portare il figlio a fare un tuffo... Vitale anche che i prezzi rimangano assolutamente popolari.

Giochi d’acqua

In un pomeriggio rovente, quanto sarebbe bello trovare in città o in un parco una fontana ludica, dove i bambini (e anche i grandi) possano legittimamente rinfrescarsi: senza infrangere le regole, senza pericoli, senza degrado e, soprattutto, gratis? Guardate che belle queste attrezzature ludiche nel parco Carrara di Torino.

A Bergamo ci si avvicina, molto alla lontana, con la bella fontana delle Rogge al Parco Suardi, ma sinceramente non ho mai capito se a metterci dentro i piedi si infranga un qualche regolamento comunale. Di certo è che al parco non ci si può mettere in costume. Mi chiedo se, nel rispetto del pubblico decoro, non possa esserci qualche spazio nel verde pubblico affinché anche chi non può spostarsi dalla città possa rilassarsi senza maglietta.

I parchi

Ho citato i parchi, e a Bergamo ne abbiamo tanti, belli, generalmente ben curati e ognuno con le sue caratteristiche, le sue attrazioni, i suoi giochi. I miei preferiti in estate sono il giardino «La Crotta» in Città Alta perché sempre ombreggiato e in posizione strategica (centralissimo, ma i turisti dubito sappiano della sua esistenza, quindi non è mai affollato) e il parco di Loreto perché molto verde e con ottimo servizio bar che cura anche giochi e attrezzature sportive. Ma girando un po’ per la provincia ci si imbatte in perle come il parco di Villa Zanchi a Curno o quello di Villa Giavazzi a Verdello.

Quest’ultimo l’ho scoperto grazie a un pomeriggio della bellissima rassegna «Biblofestival», appena conclusa. Il parco era gremito, ma comunque si stava larghi. Ho pensato a quanto sarebbe bello avere più iniziative di questo genere nei parchi, lungo tutta l’estate, magari nel tardo pomeriggio o anche di sera, quando stare all’aperto diventa più vivibile.

Il verde urbano

Strettamente legato ai parchi, è il tema del verde urbano. Secondo le statistiche di Legambiente, Bergamo soffre di una carenza di aree verdi : disponiamo di meno di 20 m² di verde per abitante, al di sotto della media italiana.

Solo chi è molto ingenuo può pensare che basti piantare alberi a caso in città: il tema del verde urbano è molto complesso da gestire, il verde va pianificato come una vera e propria infrastruttura, necessaria per rendere la città vivibile e ridurre il fenomeno delle isole di calore. Come ci ha raccontato Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto Botanico «Lorenzo Rota» di Bergamo «Dobbiamo riconoscere il ruolo fondamentale delle aree verdi all’interno della città: immagazzinare CO2 nel suolo, fornire suoli permeabili in un’area per gran parte asfaltata, migliorare la qualità dell’aria, ridurre le isole di calore e, ultimo ma non meno importante, migliorare la qualità di vita degli abitanti». E anche pensare di rimuovere l’asfalto e farne a meno dove non strettamente necessario.

I centri estivi

Abbiamo parlato di verde e di acqua, ma lasciatemi concludere con il servizio più importante per le famiglie in questa stagione: il centro estivo. A Bergamo l’offerta non manca , ma, come credo ovunque in Italia, serve uno stipendio per mandarci i bambini.

Vorrei che almeno il centro estivo comunale costasse meno di cento euro a settimana per bambino (ne costa 130) e che quelli che a Bergamo chiamiamo «Cre» venissero considerati per quello che sono: non semplici spazi di aggregazione, ma servizi essenziali per le famiglie. So che un tempo non era così, la struttura sociale era diversa, ma ora lo sono diventati e meriterebbero la massima considerazione.

Approfondimenti