Chiedi a Eva, ed Eva risponde. Ricorda la voce dell’assistente vocale, che molti hanno nelle proprie abitazioni. Si tratta, invece, di una piattaforma digitale con integrato uno strumento di intelligenza artificiale, in pratica un assistente virtuale, che non parla: Eva, che non è un nome proprio, sta per Engineering Virtual Assistant.
Un progetto subito a portata di clic con l’assistente virtuale
Eva: piattaforma integrata all’intelligenza artificiale, permette agli addetti di Siad di accedere in modo veloce e preciso a tutti i documenti, le soluzioni, le informazioni
Capiamo come funziona con Marco de Carli, ingegnere di progetto di Siad Macchine Impianti. Inserisce nella barra di ricerca il numero della commessa per cui necessita di avere informazioni e poi digita nella chat dell’assistente virtuale: «Qual è l’Mdmt (temperatura minima del metallo, ndr) per questo progetto?». Dopo aver digitato la domanda, nella chat di Eva compare un messaggio con la risposta e le fonti. Oggi, con questo strumento a disposizione, un tecnico può individuare in pochi secondi documentazione rilevante per un progetto già avviato anni prima, oppure confrontare rapidamente soluzioni adottate in contesti simili. «Prima consultavamo più volte e manualmente la miriade di documenti che prescrivono le soluzioni, archiviate per ogni progetto, da adottare a seconda degli scenari - spiega l’ingegnere -. Con Eva abbiamo la possibilità di interrogare le fonti pertinenti e incrociare i requisiti e le configurazioni adottate nell’archivio dei progetti già realizzati. Si tratta di un vero e proprio database che integra i parametri tecnici con le informazioni testuali così da supportare tutte le scelte progettuali. Quello che abbiamo sviluppato è un modello di analisi di testo che funziona come motore di ricerca per tutte le informazioni ricevute dai clienti in fase di impostazione di progetto e per le istruzioni operative che abbiamo affinato in fase di realizzazione della commessa».

(Foto di Siad)
La piattaforma Eva dispone di due livelli di contesto, uno più generale, in cui si possono fare domande al di fuori dello specifico progetto ma all’interno del dominio aziendale, e un secondo livello che si limita ai dati aggregati al progetto. «Noi dobbiamo rispettare, in fase di progettazione, una serie di normative internazionali, regolamenti e linee guida, che possono essere customizzati sulle esigenze del cliente – prosegue de Carli –. Oppure integrati dagli innumerevoli standard progettuali che Siad ha sviluppato negli anni sulla base di esperienze acquisite sul campo e scelte strategiche di ingegneria». Quali sono i vantaggi principali di uno strumento multifunzione che fornisce un supporto simil-umano come alternativa a colleghi, esperti ed esperienza personale? «Porta ad una riduzione delle tempistiche e ad una maggiore sicurezza nelle fasi di confronto rispetto ad una determinata soluzione adottata, sia negli scambi interni tra discipline che nel dialogo con il cliente», spiega de Carli.
L’innovazione e le potenzialità dell’intelligenza artificiale portano l’interazione con i dati e le informazioni chiave sui progetti ad un nuovo livello. «Abbiamo appena imparato a dialogare in un modo del tutto nuovo con la nostra base di conoscenza. Grazie all’Ia si è sviluppata una nuova forma di collaborazione sia tra progetti che tra team di lavoro anche quando sono eterogenei».
Competenze trasversali, obiettivo comune
I progetti legati alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale si inseriscono in una più ampia strategia di innovazione perseguita dal gruppo Siad. Tra i diversi progetti avviati, uno dei primi ha riguardato la creazione del database e l’organizzazione del registro delle informazioni «Da febbraio dell’anno scorso – spiega Marco de Carli – abbiamo avviato la sperimentazione con l’Ia. Il grande vantaggio di aver creato un’applicazione costruita sui nostri flussi di lavoro è che non abbiamo dovuto cambiare le regole esistenti né introdurne di nuove».
Oggi la piattaforma è già operativa e al centro di nuove sperimentazioni per potenziarne le prestazioni. In particolare, puntiamo a rafforzare le capacità dell’Ia nel riconoscere pattern, situazioni ricorrenti o problematiche, così da anticipare soluzioni già in fase di sviluppo. Tra gli elementi chiave della piattaforma, un chatbot integrato consente l’accesso rapido a una vasta base di conoscenze ingegneristiche aziendali, permettendo ricerche puntuali tra oltre 12.000 pagine di documenti tecnici. I team risparmiano tempo, che può essere dedicato ad attività a maggior valore aggiunto: beneficio che si traduce in minore stress operativo e in un ambiente di lavoro più organizzato, sereno e funzionale.
Determinante per il successo del progetto è stata anche la composizione del team: un gruppo eterogeneo che unisce competenze consolidate nel settore dei compressori e nuove risorse con una visione innovativa sui modelli Llm (Large Language Model). Un mix vincente di esperienza e innovazione. Con uno sguardo rivolto al futuro, l’azienda continua a investire nella digitalizzazione come leva strategica per accrescere la propria capacità di innovazione.
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