Il clima è anche geopolitica
Oggi è in edicola gratis con L’Eco di Bergamo la rivista eco.bergamo. Un numero dedicato alla green economy, ai dazi e alla crisi climatica, alla vigilia di un evento importante, la Cop30 di Belém.
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A giugno 2026, il cosiddetto«Ecodesign for sustainable products regulation» (Espr), il regolamento europeo 2024/1781 del 13 giugno 2024 sull’ecodesign, inizierà ad applicarsi nel mercato dell’Unione Europea. Tante sono le aziende che si stanno adeguando in anticipo alle misure.Tra queste c’è …
L’energia prodotta dagli scarti caseari non è più un’utopia, ma una realtà già attiva sul territorio
Intervista a Gian Marco Luna, direttore di Irbim (Cnr): «Conciliare utilizzo delle risorse naturali e conservazione degli habitat e degli ecosistemi è forse una delle sfide più importanti e prioritarie che abbiamo davanti, non solo in mare».
In «Diluvio» Stephen Markley racconta, in un testo narrativo ponderoso, le conseguenze del riscaldamento globale dovuto alle attività umane. E chi prova a lottare per contrastarlo.
La riforma della legge 157 accende il dibattito tra tutela della biodiversità e gestione della caccia. L’Italia cerca un equilibrio tra conservazione, agricoltura e sicurezza ambientale.
I pastori stanno imparando a integrare strumenti innovativi, come la geolocalizzazione, con i saperi antichi.
Un bus ogni 10 minuti nelle ore di punta garantirà collegamenti puntuali tra la città e Verdellino. Corsie preferenziali e 43 fermate porteranno 4 milioni all’anno di passeggeri sulla nuova linea e-Brt.
La transizione ecologica passa anche da un’alimentazione diversa. Il focus sui nuovi cibi: cactus, alghe, meduse, insetti, carni coltivate.
L’esperta Gaia Cottino: la consapevolezza ambientale contribuisce a creare nuovi modelli dietetici sostenibili. Gli alimenti considerati «novel food» sono quelli non consumati nell’Ue prima del maggio 1997
La polvere della larva gialla della farina, del grillo domestico, della locusta migratoria e della tarma minore della farina sono tra i prodotti autorizzati dall’Unione europea. Verifiche rigide dell’Efsa che stabilisce quantità, etichettatura, limiti microbiologici e chimici
I prodotti commerciali ne hanno un contenuto intorno al 10%, il resto sono proteine vegetali. Il processo avviene in bioreattori e a partire dalle cellule staminali o prelievi da muscolo, fegato e altri tessuti. In Europa è accettata solo la replica del fegato d’anatra, perché la produzione naturale è cruenta.
I «Crick-flakes» saranno disponibili sull’e-commerce della startup bergamasca dal primo trimestre del 2026. Il flakes innovativo è una valida alternativa alle proteine tradizionali. Vantaggi anche ambientali: meno consumo di suolo, emissioni e impiego d’acqua