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Bergamo sempre più attraente

Porta Sud opera di rigenerazione urbana tra le più importanti a livello nazionale. Verde: Parco Ovest 2 e Orti di San Tomaso. Il punto dolente? La ferrovia per Milano

L’anno scorso Bergamo si è aggiudicata il primo posto per la qualità della vita nella classifica del Sole 24 Ore. Tra gli indicatori del benessere rientrano anche rigenerazione urbana e pianificazione urbanistica delle città. Abbiamo chiesto all’assessore competente del

Comune di Bergamo, Francesco Valesini, come immagina la Bergamo dei prossimi cinque-dieci anni, alla luce di alcuni interventi, tra cui il progetto di Porta Sud per la storica riqualificazione dello scalo ferroviario di Bergamo, una delle operazioni di rigenerazione urbana più importanti a livello nazionale.

«Mi immagino una città che potrà godere di più spazi di vita pubblica, di più aree verdi, di una migliore accessibilità e possibilità di collegamento anche su scala sovralocale». Al tempo stesso, Valesini ricorda l’importanza di abbracciare una visione policentrica di sviluppo della città «che non concentri tutte le attività nel centro della città bassa e in Città Alta, ma che individui altre polarità in termini di interessi pubblici». L’intermodalità è la parola chiave del progetto di Porta Sud, a cui si affiancheranno investimenti privati «per sviluppare la parte immobiliare, che comprende sia spazi commerciali che residenziali – aggiunge Valesini –. Insieme a questa operazione ci sarà anche lo spostamento delle linee di trasporto pubblico locale da nord a sud». Accanto a questo enorme intervento, ci sono altri progetti che riguardano la dimensione del verde pubblico in città: «Il Parco Ovest 2 aggiungerà 83 mila metri quadrati, gli Orti di San Tomaso nell’ex complesso delle Canossiane circa 13 mila collegati al parco Suardi, dando vita a un polmone verde nel cuore di Bergamo di circa 35 mila metri quadrati», prosegue Valesini.

La scommessa

Gli interventi di riqualificazione urbana portano con sé anche una serie di riflessioni. «La grande scommessa è alzare la qualità della vita senza renderla respingente, impoverendo il tessuto sociale – sottolinea Valesini –. Bisogna lavorare in termini di inclusione, con politiche dell’abitare che contrastino fenomeni di aumento dei prezzi, che possono verificarsi a seguito di interventi di miglioramento». Dal punto di vista sociale, quando si ragiona sullo sviluppo urbano è importante anche l’aspetto di attrattività nei confronti delle nuove generazioni: «L’Università sta compiendo un lavoro meritorio, con interventi importanti per la residenza degli studenti fuori sede, potenziando il ruolo di Bergamo come città universitaria», aggiunge Valesini. «Ci sono, poi, altri aspetti da valorizzare, come il commercio, i dehors, il tempo libero, lo sport con impianti efficienti, gli spettacoli di intrattenimento: in questi ambiti, Chorus Life sta già rivestendo una funzione di grande attrattività».

Uno dei punti di forza di Bergamo è proprio l’attrattività: «Credo che la chiave del successo sia nel mix equilibrato offerto dalla città con l’incontro tra la dimensione urbana e quella rurale, dal punto di vista ambientale con la straordinarietà del Parco dei Colli e la bellezza di Città Alta». Tra le migliorie necessarie, rientrano «gli investimenti sull’accessibilità: una partita su cui si deve insistere è quella del collegamento ferroviario con Milano. Credo che sia il tema di maggiore urgenza. Da Milano, che ha costi per gli alloggi sempre più proibitivi, molti guarderebbero con interesse a Bergamo se i collegamenti fossero migliori», conclude Valesini.

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