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Svolta: addio auto e patente per gli under 25

I segnali sono di un cambiamento di mentalità.I dati dell’Aci in Italia dicono che i veicoli intestati a questa fascia d’età sono calati di un terzo in dieci anni. Il sociologo Paolo Corvo: stipendi bassi, i ragazzi preferiscono spendere in viaggi e tempo libero.

L’automobile è diventata un lusso superfluo per i giovani di oggi? Ci siamo interrogati su quali siano le ragioni che alimentano la tendenza di rimandare l’acquisto dell’auto e in alcuni casi anche la possibilità di prendere la patente, non appena raggiunto il traguardo della maggiore età. I fenomeni, che si stanno facendo sempre più spazio tra gli under 25, sono confermati dai numeri.

Costa troppo e gli stipendi sono bassi

L’Aci mostra un calo importante delle auto intestate agli under 25 in soli dieci anni: a livello nazionale sono crollate di un terzo, scendendo a quota 600mila, mentre il parco auto generale cresceva dell’8 per cento. Pare che una delle ragioni principali di questo cambio sia economica: «L’auto costa parecchio, anche per persone al di sopra dei venticinque anni», commenta Paolo Corvo, docente di sociologia del turismo all’Università Cattolica di Milano. «Oggi molti giovani non lavorano ancora. Chi lavora e percepisce il primo stipendio non è disposto a investirlo in un’auto ma preferisce farlo in viaggi e tempo libero». Oltre all’investimento iniziale, per l’auto ci sono anche spese collaterali che i giovani non sarebbero più disposti a sostenere perché hanno altre priorità. L’Osservatorio di Segugio.it calcola che nella Bergamasca il prezzo medio che un under 25 deve pagare all’anno solo per l’Rc Auto è di 773 euro, poco meno di quello lombardo che sfiora le 800 euro. Senza contare che a queste spese se ne aggiungono altre fisse, come il bollo, la revisione, il pieno di benzina, e quelle impreviste. Se si rapporta questo dato al guadagno medio lordo all’anno di un under 30 è facile comprendere perché l’acquisto di un’auto non rientri tra le priorità. Gli ultimi dati dell’Inps sul lavoro dipendente riferiti al 2023 mostrano che gli under 30 che lavorano come dipendenti nelle aziende private o nella pubblica amministrazione hanno una retribuzione media che non supera i 17mila euro lordi annui.

900 in meno hanno preso la patente

Un altro dato che accende un campanello d’allarme è la decrescita nell’arco di tre anni del numero di under 25 che possiedono la patente. Il dato della provincia di Bergamo ne conta 900 in meno, con un passaggio da 18.400 del 2019 a 17.500 dell’anno scorso.

Ci sono ricerche che indicano una propensione a un cambio di mentalità tra i giovani. Lo sottolinea, per esempio, una di McKinsey, evidenziando che il 55% dei giovani europei sarebbe disponibile a condividere la propria auto. «Si procede verso nuove forme di mobilità laddove l’auto non rappresenta più un bisogno», prosegue Corvo. «In zone ben servite dal trasporto pubblico i ragazzi si abituano a prendere i mezzi. L’impressione è che il ricorso a car sharing e car pooling si accentuerà. Rappresenta, per esempio, un’alternativa tra colleghi: invece che muovere quattro auto, se ne prende una. Mi pare una buona pratica, non solo dal punto di vista dell’ambiente ma anche in termini di risparmio economico».

Il report sottolinea anche una nuova tendenza di fronte alla modalità di acquisto: solo il 17% la considera l’unica opzione contro oltre il 40% delle generazioni precedenti. Il 55% prevede, invece, di comprare la prossima auto online. «Una quota di giovani – conclude Corno – non guarda più alle marche, rispetto ai millennials (i nati tra 1981 e 1994, ndr), l’apice di un certo tipo di edonismo anche molto consumistico e materialistico, forse anche per il fatto di essere cresciuti con televisione e pubblicità. I giovani subiscono in qualche modo l’influenza dei social, ma comunque sceglierebbero una cena costosa con amici piuttosto che la rata dell’auto».

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