«Abbiamo il consenso per l’avviamento? Inserisci il puntale rosso del multimetro nel morsetto xdi-91 e misura la tensione verso terra...». L’ambientazione è uno stabilimento produttivo in Ungheria, dove un operatore è di fronte a un quadro elettrico, che presenta un problema e ha bisogno di manutenzione. Indossa il casco con un piccolo visore all’altezza dell’occhio destro e gli auricolari. Può seguire le istruzioni proiettate sul piccolo schermo e ascoltare le indicazioni del tecnico specialista che, dal quartiere generale bergamasco, lo guida nei passaggi. Al contempo, grazie alla telecamerina agganciata al casco, lo specialista può vedere passo dopo passo da remoto le operazioni compiute dall’operatore.
Manutenzione semplificata grazie agli “occhiali intelligenti”
Un sistema di realtà assistita che viene messo in campo quotidianamente da Siad. Lo specialista e l’operatore comunicano a distanza con comandi vocali e un piccolo visore agganciato al casco
Interventi da remoto
Non è fantascienza, non siamo all’interno di un videogioco, è realtà. Tutto ciò è possibile grazie a un sistema di realtà assistita già introdotto da alcuni anni: gli smartglasses, in italiano occhiali intelligenti. Questo strumento, infatti, permette interventi di manutenzione facendo interagire da remoto specialista e operatore che si trovano a centinaia di chilometri di distanza. Del software installato su un dispositivo indossabile e rimovibile collegato al casco di lavoratori e lavoratrici, usato ogni giorno dalla bergamasca Siad, abbiamo parlato con il responsabile Ingegneria di Manutenzione, Giorgio Locatelli.

«Lo strumento ha numerosi vantaggi – spiega Locatelli –: i lavoratori e le lavoratrici sono in grado di svolgere le operazioni senza impedimenti, a mani libere, perché il dispositivo funziona con i comandi vocali. È robusto, ergonomico e waterproof (resistente all’acqua, ndr). Inoltre, è in grado di filtrare la comunicazione cancellando i rumori di fondo, rivelandosi perfetto per operare in un contesto industriale».
I risparmi
Gli «occhiali intelligenti» hanno permesso all’azienda di risparmiare anche dal punto di vista delle emissioni: «Possiamo affermare che, dall’implementazione della tecnologia, abbiamo conseguito un significativo aumento dell’efficienza degli interventi degli operatori nei siti produttivi, oltre a ridurre i tempi di inattività degli impianti», afferma l’ingegnere. La diretta conseguenza è una diminuzione dei chilometri percorsi per l’assistenza tecnica e un beneficio per l’ambiente. La condivisione delle informazioni avviene in modo più efficiente ed efficace: «Con gli smartglasses è possibile condividere documenti, scattare foto e video di parti del macchinario in manutenzione e proiettare frecce e schemi per agevolare il lavoro dell’operatore». La tecnologia è pensata soprattutto per gli impianti di produzione in Europa. Dalla messa a punto, infatti, sono stati condotti i primi test negli impianti di produzione primaria in Ungheria e in Repubblica Ceca. Dopo i risultati positivi ottenuti, la soluzione è stata implementata anche negli stabilimenti in Romania e in Italia, a Porto Torres (Sassari), Scarlino (Grosseto) e Rosignano Solvay (Livorno).
Questa innovazione migliora anche altri aspetti all’interno della realtà aziendale, come quelli della formazione dei collaboratori e della loro sicurezza sul posto di lavoro. «È un passo importante – conclude Giorgio Locatelli – nell’ottica della digitalizzazione aziendale, ma vuole anche migliorare la formazione dei dipendenti nei vari siti europei, adeguandola agli standard più elevati e assicurando maggiore confort e sicurezza nelle operazioni di manutenzione».
Soluzioni tecnologiche d’avanguardia
L’approccio strategico del gruppo Siad si basa sull’impiego del know-how diversificato, con cui adotta soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Un esempio di questo impegno è rappresentato dalle piattaforme di realtà aumentata SIAD4U, SIADMI4U e TPI4U, utilizzate per la manutenzione da remoto, in tempo reale, di impianti e compressori. Questi strumenti permettono di migliorare la produttività, ridurre i costi operativi e i rischi per la sicurezza, oltre a contribuire positivamente alla sostenibilità ambientale. Inoltre l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando i processi industriali, permettendo di costruire nuovi prodotti che integrano l’automazione industriale, l’Internet of Things (Internet delle Cose) e le competenze specifiche. Tecno Project Industriale, attraverso la propria piattaforma di servizi digitali TPI4U - Remote Services, ha deciso di percorrere questa rivoluzione attraverso un processo di digitalizzazione, che ha come obiettivo la creazione di una serie di prodotti «user friendly» basati su una rete aperta di collaborazione con i clienti finali, per valorizzare dati e informazioni relativi al funzionamento degli impianti e veicolarli in maniera semplice ai vari utenti e operatori, così da massimizzare le prestazioni e l’affidabilità. Attraverso la sinergia tra le competenze tecniche umane e le potenzialità digitali, l’impianto viene posto al centro, con l’obiettivo di migliorare l’interazione tra uomo e macchina, ridefinendone l’intero ciclo di vita.
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