Con l’abbassarsi delle temperature, anche la nostra provincia ha attivato l’accensione del riscaldamento. Nella città di Bergamo i riflettori saranno puntati sul teleriscaldamento, il progetto di Rea Dalmine e A2A Calore e Servizi che si conferma – a circa un anno dall’avvio della nuova sezione cogenerativa che permette al termovalorizzatore di Dalmine di non produrre solo energia elettrica ma anche calore da cedere alla rete – una delle infrastrutture più efficienti e sostenibili del territorio. Il teleriscaldamento, i cui lavori di posa hanno interessato in estate tante zone della città tra cui l’area compresa tra via Frizzoni, via Muraine, via Cesare Battisti e via Pitentino, permetterà infatti lo spegnimento di oltre 13mila caldaie nel capoluogo ed eviterà l’emissione in atmosfera di 18mila tonnellate di CO₂. Ma da dove nasce un processo così virtuoso? La risposta è tanto semplice quanto complessa: da una perfetta gestione dei rifiuti da parte del reparto di logistica di Rea Dalmine. «Il lavoro della nostra logistica – spiega il presidente di Rea Dalmine Marco Sperandio – consiste nell’organizzare i flussi dei vari rifiuti in ingresso secondo le esigenze dell’impianto, accettando i rifiuti urbani del territorio e non solo, ma anche i rifiuti speciali provenienti dalle aziende. Ogni anno trattiamo (nella foto il sistema di caricamento dei rifiuti conferiti) 150mila tonnellate di rifiuti: da tutta la Lombardia riceviamo rifiuti urbani indifferenziati. Per una nostra scelta, prendiamo poi solo dalla Provincia di Bergamo i rifiuti speciali non di origine domestica e quindi di origine artigianale e industriale». «Da fuori regione – prosegue il presidente – riceviamo rifiuti di origine urbana dalla provincia di Trento e dal Centro Sud. Ritiriamo circa 50mila tonnellate da tre regioni: il Lazio, con la capitale in primis, la Campania e la Sicilia. Da Roma e da Napoli i rifiuti viaggiano su strada, mentre dalla Sicilia arrivano a Genova via nave, per fare l’ultima tratta su strada».
Come si alimenta il teleriscaldamento
per la città di Bergamo
La gestione oculata dei rifiuti urbani indifferenziati operata da Rea Dalmine produce una miscela efficiente. Dalla sua combustione si ottiene il potere calorifico giusto per alimentare gli impianti.
Miscele ottimali
Il lavoro della logistica di Rea Dalmine è di mixare e distribuire i vari tipi di rifiuto, che hanno caratteristiche diverse e un diverso potere calorifico, in modo da creare la miscela ottimale per la combustione che determina la nascita del calore che alimenta il teleriscaldamento. «La logistica – precisa Sperandio – organizza anche i flussi dei materiali che derivano dalla combustione, vale a dire le scorie pesanti e le ceneri delle sezioni di trattamento dei fumi che sono quelli che contengono più inquinanti e che sono i più delicati da gestire. Queste ceneri o vengono stabilizzate in impianti specializzati e poi depositate in discariche per rifiuti pericolosi oppure vengono spedite in Germania, dove vengono deposte in vecchie miniere di sale sotterranee. In questo processo riusciamo a recuperare una percentuale di metalli, ferrosi e non ferrosi, che rivendiamo». Un modello virtuoso che permette, grazie anche al progetto del teleriscaldamento, di rispondere alle sfide energetiche, unendo efficienza e benessere.
Angelo Teani: precisione e rigore
Da oltre vent’anni Angelo Teani, 56enne di Bergamo, è il punto fermo della logistica di Rea Dalmine – Gruppo Greenthesis, operatore di riferimento primario e nazionale per la gestione ambientale e il recupero di risorse.
Teani, insieme a due collaboratori, coordina infatti dal 2001 tutti i flussi dell’impianto di Dalmine, ricoprendo un ruolo fondamentale nella gestione della sezione cogenerativa che produce il calore necessario per la rete del teleriscaldamento. «La responsabilità più grande del nostro reparto – spiega Teani –, è garantire una filiera attenta e sicura, controllando che tutti i soggetti che gestiscono rifiuti in entrata o in uscita – impianti di partenza, trasportatori ed eventuali intermediari – siano seri e autorizzati, senza bloccare i nostri impianti.
A tal proposito, inviamo ogni giorno report e informazioni all’ente di controllo della Provincia di Bergamo, che supportiamo grazie ai nostri dati». Teani, grazie alla sua esperienza, ha osservato un’evoluzione del mercato dei rifiuti. «Fortunatamente – prosegue il responsabile della logistica –, è migliorata molto la sensibilità per quanto riguarda questa materia e anche le normative sono diventate più stringenti, con maggiori controlli sulle procedure di smaltimento e sulle autorizzazioni, fondamentali per tutelare l’ambiente e la salute pubblica».
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