La Lega rompe gli indugi
Pronta la lista per la Provincia

L’ELENCO COMPLETO DEI CANDIDATI DELLA LEGAAvanti tutta. Dopo essere stati i primi a sfornare un candidato alla presidenza della Provincia, individuato già a dicembre 2007 in Ettore Pirovano, i leghisti non perdono tempo e varano la squadra che darà l’assalto a Via Tasso alle prossime elezioni del 7 e 8 giugno. La lista del Carroccio per il Consiglio provinciale è pronta: sarà presentata oggi alla stampa. I nomi, che resteranno tali sia che il partito si presenti in coalizione (probabile) sia che scelga la corsa in solitaria, sono 36: uno per ogni collegio in cui verrà divisa la Bergamasca alle consultazioni, scelti nel corso di numerose riunioni. Prima è toccato alle sette Circoscrizioni in cui la Lega si organizza sul territorio, che hanno raccolto tre nominativi per ogni collegio di loro competenza. Poi è stata la volta della segreteria provinciale, che ha scremato gli elenchi arrivando a un esponente per ogni area di voto. «Tutti parlano e discutono di elezioni provinciali, noi facciamo i fatti. Ecco qui la lista», chiosa il segretario provinciale Cristian Invernizzi.Come da tradizione, i lumbard si sono mantenuti «a stretto contatto con il territorio», come afferma Invernizzi, presentando una squadra puntellata di sindaci e amministratori locali. Qualche nome? Per la zona di Grumello, ad esempio, scende in pista il primo cittadino Alessandro Cottini, mentre per Trescore i lumbard schierano il sindaco Alberto Finazzi. Fra i nomi in lizza per le valli Seriana e Brembana, fra i piatti forti in fatto di voti per il partito, ci sono Angelo Bosatelli, primo cittadino a Villa d’Ogna, e Angelo Francesco Capelli, che guida il municipio di Zogno. Poi c’è Giuseppe Prevedini, primo cittadino di Caravaggio, e ci sono i colleghi di Cene, Parre, Brignano, Entratico e Gazzaniga. In corsa anche Marco Sisana, già sindaco di Seriate, Comune in cui oggi ricopre il ruolo di assessore, e l’attuale capogruppo in Via Tasso, Alberto Piccioli Cappelli (zona Villongo). Pure Lucio Brignoli, attualmente vice di Roberto Castelli nella guida della segreteria di Bergamo città, correrà per le provinciali e il suo bacino di voto sarà quello di Villa d’Almè. Alberto Ribolla, già coordinatore del Movimento giovani padani, si presenta per Bergamo città: è lui, con i suoi 24 anni, il più giovane del gruppo. Ancora per quanto riguarda il capoluogo, entra nella rosa Maurizio Allegrini, imprenditore titolare dell’omonima industria di Grassobbio. Con lui il presidente di circoscrizione Alessio Saltarelli e Ornella Callioni, numero uno della Federazione donne padane e moglie di un altro lumbard che oggi siede a Palafrizzoni, Guglielmo Redondi. Lo stesso Cristian Invernizzi è in corsa per il collegio 30, area Stezzano-Verdellino: «È quella di Zingonia: un modo per dare un segnale di vicinanza al territorio».Il gruppo debutterà oggi e, ovviamente, a guidare la schiera di candidati ci sarà colui che punta alla presidenza. Certo, Pirovano sarà presente come nome leghista «visto che – ricorda lui stesso – l’ufficialità dell’accordo con il Pdl ancora non c’è». Ma ciò non toglie che il deputato ed ex sindaco di Caravaggio sia sempre più lanciato nella corsa per Via Tasso, calato in pieno in una campagna elettorale dove altri si fanno sentire ancora poco. «La squadra è composta da persone valide – dice Pirovano –. Sì, è una bella squadra. Ci sono molti sindaci che hanno lavorato e stanno lavorando bene, molti giovani e anche diversi nomi femminili. Avremmo voluto che questi ultimi fossero di più, ma purtroppo non si sono fatte avanti molte donne. Del resto sono stati cassati più nomi maschili: quasi tutte le candidate sono state approvate dalla segreteria». Il Carroccio parte lancia in resta con il battage elettorale. «E la campagna la faremo tutti insieme – chiosa Pirovano –. Vogliamo che i bergamaschi conoscano il candidato del loro collegio, ma anche gli altri. Per questo faremo in modo di creare occasioni per presentare l’intera squadra nelle varie aree». Campagna in vista del voto che si declina già, per Pirovano, in stralci di programma, e di pari passo in bordate all’attuale presidente della Provincia Valerio Bettoni. Il tema, guardacaso, sono le società partecipate. «L’idea sembra banale, ma di questi tempi potrebbe anche essere una rivoluzione – riflette il lumbard –. Io penso che l’ente pubblico debba restare fuori dalle gestione dei servizi, mantenendo un ruolo di indirizzo e di controllo. È meglio che certe cose le gestiscano i privati, che hanno a disposizione professionalità adatte e si assumono i rischi. Diversamente il settore diventa un modo per distribuire poltrone. E oggi, più che poltronificio, con la Provincia c’è un divanificio».(23/12/2008)

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