Strocato un traffico di capi contraffatti Coinvolti anche quattro bergamaschi

Quattro bergamaschi che si occupano di abbigliamento, sono finiti nella rete tesa dalla Guardia di Finanza di Genova, nell’ambito di una operazione rivolta a stroncare un traffico di capi di abbigliamento e accessori con marchi contraffatti, venduti nei negozi a clienti ignari. «Anabasi», l’operazione, che ha comportato 120 perquisizioni in diverse regioni d’Italia, ha coinvolto in tutto 78 persone, 17 delle quali accusate di associazione per delinquere. Una di loro, secondo il rapporto dei Baschi verdi, è un imprenditore domiciliato ad Aviatico, con attività di vendita di abbigliamento a Bergamo. Nel suo magazzino sarebbero stati sequestrati 1500 capi risultati contraffatti.

Gli altri tre bergamaschi coinvolti al termine di una quindicina di perquisizioni compiute nella nostra provincia, risiedono o hanno attività in Valle Seriana, tra Leffe e Albino.

Il volume di affari del giro di articoli contraffatti è stato stimato 5 milioni di euro. Il quartier generale dell’organizzazione era a Barletta, gestito da un pregiudicato con trascorsi importanti nel settore della contraffazione.

Presso gli esercizi commerciali perquisiti e le abitazioni degli indagati, sono stati trovati oltre 700 mila articoli contraffatti delle più note case di moda, tra cui Prada, Gucci, Robe di Kappa, Dolce e Gabbana, Richmond, Guru, Moschino, Just Cavalli, Calvin Klein, Lonsdale, Versace, Onyx, Ralph Lauren e Nike.

(09/06/2005)

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