Dalmine, la facoltà si allarga
anche nell'ex centrale Enel

Gli spazi a disposizione dell’Università a Dalmine si ampliano ancora. Dopo la realizzazione dei laboratori di Ingegneria, inaugurati un paio di anni fa e della residenza universitaria di via Verdi, Dalmine si prepara a offrire uno spazio in più all’ateneo. Presto il fabbricato di via Galvani, dove un tempo sorgeva la centrale Enel, sarà ristrutturato e messo a disposizione della facoltà di Ingegneria.

In particolare, al suo interno dovrebbe essere realizzata una biblioteca e uffici per i docenti. Lo ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica di Dalmine Fabio Facchinetti, che nei giorni scorsi, insieme al Consiglio comunale, ha dato il via libera al piano attuativo per la riconversione a fini universitari dell’edificio.

L’immobile, che risale all’inizio del Novecento ed è collocato tra la mensa universitaria e i laboratori, servirà dunque a fare ulteriormente crescere la facoltà di Dalmine, negli ultimi anni soggetta a consistenti interventi di ampliamento. Nell’ex centrale dovrebbe essere ricavata una biblioteca più grande di quella attualmente a disposizione, due sale riunioni e degli uffici per i docenti.

«Stiamo parlando di un edificio che è una testimonianza dell’architettura dei primi del Novecento e di archeologia industriale – ha commentato l’assessore Facchinetti -. Recuperalo è quindi molto importante, così come è importante per il nostro Comune dare il via libera a questo piano che permetterà di riqualificare un’altra parte del centro di Dalmine, creando ulteriori spazi a disposizione dell’Università».

Il piano attuativo, adottato già lo scorso aprile dal Consiglio comunale, è stato oggetto di un’osservazione da parte della Tenaris Dalmine, che invitava a tenere in considerazione l’estrema vicinanza all’azienda e quindi la probabilità di conseguenti problemi a livello di acustica. «Il Consiglio comunale – ha detto l’assessore – ha provveduto all’esame dell’osservazione non accogliendone i contenuti e anche l’Arpa, l’Azienda regionale per la protezione dell’ambiente, a cui è stata inviata la valutazione di clima acustico per dare un parere sulla compatibilità del nuovo intervento, ha dato esito favorevole presentando però delle prescrizioni che verranno prese in considerazione al momento del rilascio del titolo abitativo per la realizzazione del fabbricato».

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