Funivia Monte Pora-Val Camonica
C'è il progetto, ma costa 10 milioni

Vicini eppure lontanissimi? Forse non più. Il centro di Angolo Terme e la stazione sciistica del Monte Pora potrebbero essere collegati da una cabinovia capace di «avvicinare» le piste della Valle Seriana al fondovalle camuno. Un sogno appoggiato nel cassetto da tanti anni, che per diventare realtà ha bisogno però di risolvere un capitolo fondamentale: quello degli investimenti.

La stazione del Monte Pora è nota in tutta la regione per le sue piste soleggiate. Molti sciatori qui hanno perfezionato il proprio stile. Pochi notano però il cartello stradale che ricorda che parte della località è posta sul territorio bresciano di Angolo Terme. Mentre i bergamaschi sentono propria questa stazione, sono pochi i camuni che arrivano sino a qui, visto che, senza fare troppi chilometri, possono trovare più vicino a casa altri grandi comprensori sciistici.

In vista dell’unico comprensorio sciistico della Valle Seriana e Valle di Scalve, tuttavia, si stanno ora progettando collegamenti tra gli impianti di Colere, Lizzola e Spiazzi di Boario; le piste del Monte Pora, escluse dal progetto, potrebbero trovare nuovo slancio nell’ipotesi di collegamento con il vicino comune bresciano. Da anni si mormora dell’ipotesi di una cabinovia che possa collegare la zona del Colle Vareno con il centro di Angolo Terme. Un’opera che insisterebbe interamente sul territorio bresciano.

Ora l’amministrazione del centro camuno, guidata dall’ex assessore al Turismo della Provincia di Brescia, il leghista Riccardo Minini, sembra volerci credere. «Pensiamo a un collegamento veloce e leggero, una cabinovia in grado di collegare le terme con la località montana in pochi minuti. Un trasporto pubblico in servizio tutto l’anno, non solo durante l’inverno. Noi crediamo nelle nostre terme, ma possiamo sfruttare anche la montagna e far crescere l’attrattiva integrando l’offerta. Abbiamo già un progetto per cui ci servono dieci milioni di euro. Sarà una cabinovia a otto posti, capace di trasportare sino a 1.200 persone l’ora. Non sarà vertiginosa, non si supereranno altezze di 35-40 metri; il dislivello è di 1.011 metri e la lunghezza 3.390. Per raggiungere Colle Vareno da Angolo Terme basteranno 8 minuti. La stazione motrice sarà con tutta probabilità a monte, mentre a valle, accanto alla stazione di rinvio, sorgerà un fabbricato destinato al rimessaggio dei veicoli, in tutto una cinquantina di cabine. Funzionerà in entrambi i sensi di marcia. La stazione di partenza sarà proprio in prossimità delle terme».

Il turista che decide di soggiornare ad Angolo, o nei paesi vicini, potrà così beneficiare, oltre che dei servizi termali, anche di un paesaggio incantevole. Il Monte Pora offre infatti occasioni di svago durante tutto l’anno, non solo d’inverno. Durante i mesi caldi è il luogo ideale per tranquille passeggiate ed è una posizione privilegiata per ammirare il massiccio della Presolana e il lago d’Iseo. Nella zona ci sono inoltre tre rifugi: Colle Vareno, Cima Pora e Magnolini.

«Il centro di Angolo Terme è ben servito dai mezzi di trasporto pubblici - spiega Minini -. Colle Vareno potrebbe essere così accessibile all’intera valle. È il momento di superare, oltre alle distanze, anche le barriere mentali. Non dobbiamo lasciare in un cassetto un progetto perché sembra impossibile reperire i fondi o perché coinvolge un’area a cavallo tra due province». Ma se la validità dell’idea non si discute, in anni di ristrettezze economiche il costo, pari a dieci milioni di euro, sembra proibitivo.

«Servono finanziamenti a fondo perduto - chiosa il sindaco Minini - almeno per il 70% dell’opera, ma se dovessero arrivare, Comune e privati (le terme e gli impianti del Monte Pora) non possono più tirarsi indietro. Per ora c’è solo un progetto di massima, coinvolgeremo tutti gli enti sovraccomunali del territorio affinché si attivino per attrarre i fondi regionali ed europei per lo sviluppo del termalismo e della montagna. La nostra amministrazione ci crede fortemente, anche il nostro Pgt, che deve essere ancora approvato in via definitiva, prevede uno sviluppo urbanistico dell’area, vincolata alla ricettività turistica».

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