Salvò una donna in chat nel 2001
Ora Facebook le fa reincontrare

Quando internet salva la vita. Negli ultimi tempi la cronaca si è occupata varie volte di tentati suicidi che grazie alla prontezza di navigatori e internauti sono stati «sventati». Lo scorso 29 novembre una quarantenne di Cagliari che voleva togliersi la vita è stata salvata da una signora di Bergamo con la quale stava «conversando» via Facebook. E’ di martedì scorso la notizia di un uomo di Dalmine che ha salvato un’amica di Roma con cui stava chattando, dopo averla vista via webcam con i polsi tagliati. Ora un nuovo caso assai singolare, che ha una lunga storia iniziata otto anni fa, quando una bergamasca in chat salvò dal suicidio una quarantenne di Teramo e adesso - grazie a Facebook - le due si sono «reincontrate».

«Quella sera di metà agosto del 2001 - dice Cristina Lena, 42 anni, di Bagnatica - mi trovano davanti al computer ed ero entrata in una chat, peraltro già affollata di navigatori. Ad un certo punto ho visto un messaggio fra i tanti che ripeteva: "c'è una donna che si vuole suicidare". Sulle prime ho pensato a uno stupido scherzo, poi però mi sono allarmata e ho preferito approfondire. Ho agganciato la signora e mi sono messa a chattare con lei. Era disperata. Diceva : “Mi sento sola, la faccio finita”. Sono riuscita ad avere alcune informazioni su di lei: il suo nome, la sua città Teramo, un numero di telefono. Subito dopo ho chiamato i carabinieri di Bergamo che a loro volta hanno allertato i carabinieri di Teramo. I militari hanno individuato l’abitazione della donna e non ricevendo risposta hanno sfondato la porta trovandola a terra, incosciente e in stato precomatoso. Aveva ingerito una maxi dose di sedativi, è stata portata subito in ospedale e salvata».

«In questi anni - continua Cristina Lena - ho pensato sempre a quella quarantenne e a quell’episodio. Le notizie di questi giorni di altri salvataggi mi hanno fatto tornare alla mente quel fatto. E così ho deciso che avrei dovuto avere notizie di quella donna. Sono riuscita nell’intento in un modo un po’ rocambolesco, ma ancora una volta mi ha aiutato internet. Il vecchio numero telefonico era ormai stato cambiato e sono riuscita a risalire a lei tramite il vecchio nickname e a Facebook». «Le ho fatto due domande in privato e lei si è rivelata essere proprio quella quarantenne salvata otto anni prima. E’ stata un’emozione grande sapere che sta bene, che si era ripresa subito e ora ha una vita normale, tranquilla. Purtroppo Teramo e un po’ lontano da Bergamo, ma spero di poterla incontrare un giorno. E in ogni caso con Facebook ogni distanza è azzerata».

“Ogni tanto ci sentiamo – aggiunge Lena -. Di recente mi ha mandato un sms: “mi hai salvato la vita, siamo come sorelle” diceva. Insomma Internet può salvare la vita? “Non lo so – chiude la 42enne che lavora in una azienda di Seriate -, io non chatto più, ma navigo in Internet solo per avere notizie aggiornate sulla mia malattia. Dal 1995 sono ammalata di Sclerosi multipla e sto seguendo una cura sperimentale agli Ospedali Riuniti che sta dando buoni risultati. Credo molto nei medici che mi curano, ma voglio tenermi aggiornata anche sulle ultime ricerche su questa malattia”.

Emanuele Roncalli

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