Paura al parco, albanese ubriaco
accoltella un marocchino. Preso

Incurante di trovarsi in un parco pubblico pieno di bambini, si è avventato con un coltello a serramanico dalla lama di 7 centimetri contro un marocchino ferendolo al viso e al collo. Poi è fuggito riuscendo però a fare solo pochi metri. Infatti un agente della polizia locale, che era al parco con la famiglia, lo ha inseguito e bloccato.

Una scena drammatica quella accaduta giovedì pomeriggio davanti agli occhi di bambini e famiglie nei giardini di viale Papa Giovanni XXIII a Caravaggio. Il marocchino accoltellato, un trentasettenne regolare residente ad Arcene, urlava e perdeva molto sangue. È stato ricoverato all'ospedale di Treviglio: le sue condizioni sono serie, ma non si troverebbe in pericolo di vita.

L'accoltellatore, un quarantacinquenne albanese senza permesso di soggiorno ospitato da familiari a Misano, è stato invece subito condotto nel carcere di Bergamo con l'accusa di tentato omicidio e porto abusivo d'arma atta ad offendere.

Quanto accaduto giovedì ha molto colpito la popolazione e destato preoccupazione. In particolare gli amministratori comunali sono in allerta pur esprimendo soddisfazione per l'efficienza dimostrata dal corpo di polizia locale e in questo frangente soprattutto dall'agente Roberto Di Natale, 43 anni (dal 2005 in servizio a Caravaggio).

Pur trovandosi al parco pubblico con la moglie e la figlia di pochi giorni, l'agente non ha esitato ad entrare in azione. «L'albanese si trovava a circa trenta metri da me e l'ho subito notato perché discuteva gesticolando con un gruppo di marocchini - racconta -, poi ad un certo punto ha fatto alcuni passi indietro, ha tirato fuori il coltello dalla tasca della giacca e si avventato contro uno di loro. Tutto è durato solo pochi istanti. Ho messo al sicuro mia moglie e mia figlia. Poi ho inseguito l'accoltellatore che stata fuggendo».

Una fuga molto breve. «Correndogli dietro - racconta ancora Di Natale - gli ho subito dichiarato di essere un agente mostrandogli anche il tesserino. A quel punto, con il coltello ancora in mano, si è girato verso di me. Fortunatamente quando mi sono avvicinato a lui per immobilizzarlo non ha cercato di colpirmi. Il rischio però è stato grosso anche perché era visibilmente ubriaco e quindi non riusciva bene a comprendere ciò che stava facendo».

L'albanese è stato subito portato al comando della polizia locale che si trova a soli pochi metri dal parco pubblico in via Papa Giovanni XXIII. Sottoposto a controlli, è risultato già colpito da decreto di espulsione e inoltre con precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti e rapina. «Il fatto che personaggi del genere frequentino i parchi pubblici della nostra città non fa certo piacere - afferma l'assessore alla Sicurezza Luca Botti -, vorrei però tranquillizzare la popolazione: grazie agli agenti della polizia locale la situazione è costantemente sotto controllo. E il fatto che l'accoltellatore sia stato subito arrestato ne è una dimostrazione».

Il Comune è comunque preoccupato per alcune frequentazioni nei parchi pubblici. Una settimana fa il sindaco Prevedini aveva annunciato l'intenzione di recintare proprio il parco di viale Papa Giovanni. L'assessore alla Sicurezza Botti chiede anche ai carabinieri e alla Polizia di stato di intensificare, per quanto possibile, i controlli sul territorio di Caravaggio.
 Patrik Pozzi

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