Colf e badanti: entro giugno
7.000 saranno regolarizzate

Entro giugno Bergamo e provincia avranno 7.000 badanti e colf straniere (o stranieri) regolarizzate in più: è l'effetto della cosiddetta «sanatoria» per l'emersione dal «nero» avviata in tutta Italia nel 2009, che ha portato il capoluogo orobico al 5° posto in classifica nazionale per rapporto tra percentuali di contratti firmati (47,4%) sul numero totale di domande presentate (8.841 a Bergamo e provincia, tra badanti e assistenti alla famiglia e collaboratrici domestiche).

Domande per arrivare all'assunzione regolare di cittadine (e cittadini, ma sono un numero davvero esiguo rispetto al totale) che già lavoravano con queste mansioni ma senza essere assunte con contratto e soprattutto senza contributi pagati. Un quinto posto in Italia, quello conquistato da Bergamo, che a breve potrebbe diventare, vista la celerità di esame delle domande e di sviluppo delle pratiche, anche una collocazione da podio: i numeri forniti dalla Prefettura infatti lo dimostrano in modo chiaro. Ovvero, come si diceva, 8.841 domande presentate per l'emersione dal nero, di queste già 6.800 le pratiche definite (arrivate alla fase conclusiva), con il 47,5% di contratti di assunzione già firmati (e quindi permessi di soggiorno già erogati); sul totale dei titolari di regolarizzazione il 72% è già stato convocato in Prefettura (datore di lavoro e persona da assumere).

Una «sanatoria» che comunque ha presentato anche vari tentativi di aggirare la legge: in particolare a Bergamo si sono registrati, intercettati dalla Prefettura e dalle forze di polizia che hanno esaminato le domande, parecchi casi di datori di lavoro che hanno negato di aver mai presentato domanda per assumere colf o badanti, o anche di pratiche presentate a nome di datori «ignari» a cui era stata rubata l'identità. Vediamoli, attualmente, questi casi vari di «respingimenti»: su un totale di 8.841 domande di regolarizzazione, 138 hanno avuto parere negativo, 16 sono state respinte perché false, 172 bocciate perché i datori di lavoro hanno dichiarato di non aver mai presentato domanda di regolarizzazione, altre 110 sono state giudicate inammissibili.

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