Dalmine, commozione alla veglia
per il 15enne disperso nel Brembo

Una veglia di preghiera per il quindicenne Adama Yoadal, il quindicenne di Sabbio di Dalmine scomparso martedì pomeriggio a Osio Sopra nelle acque del fiume Brembo. Durante la veglia - nella chiesa di San Michele a Sabbio, accanto all'oratorio - sono stati scritti tanti messaggi dai suoi amici, di scuola e di gioco.

Moltissimi i presenti che hanno gremito la chiesa e anche il piazzale esterno dell'oratorio, seguendo la veglia organizzata dal parroco don Gianmario Aristolao. Tanti gli adolescenti presenti, sia di Sabbio che di Dalmine, che conoscevano Adama Yoada, nato da genitori originari del Burkina Faso.

Cristiani e mussulmani, tra cui il papà di Adama, si sono uniti nella preghiera e nella riflessione. «Piangete perché vi è stato strappato dalle mani un amico; riscopriamo da questa realtà negativa i significati della vita: amore, verità, fedeltà, amicizia, libertà e felicità».

Dopo la riflessione il parroco ha invitato i presenti a scrivere un messaggio a Adama: poi tutti sono stati collocati sul drappo rosso ai piedi della croce. I messaggi verranno consegnati alla famiglia. Molto toccante quello scritto dagli stessi amici che erano con lui quel tragico pomeriggio e che hanno tentato di salvarlo: «Stiamo male, tanto, perché vediamo la sofferenza della tua famiglia, perché sentiamo la tua mancanza: è vero, ci mancano i tuoi laboratori segreti, i tuoi sorrisi, il tuo coraggio di credere che ogni cosa possa essere affrontata e superata; ci mancano la tua ironia e le tue battute, il tuo essere presente accanto ai tuoi fratelli ogni giorno, con una dedizione straordinaria».

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