Energia, arriva la bolletta bioraria
Risparmi di notte e nei festivi

Novità in arrivo nella bolletta della luce di quattro milioni e mezzo di famiglie italiane. Dal primo luglio il costo dell'energia elettrica sarà infatti calcolato in base ai nuovi prezzi biorari, più convenienti la mattina presto, la sera, la notte, il sabato e i festivi e più alti dalle 8 alle 19 dei giorni feriali, quando domanda e costo dell'elettricità sono effettivamente più elevati. Per risparmiare bisognerà abituarsi a concentrare i consumi di notte e nei week end, ricordandosi di mandare la lavatrice e la lavastoviglie dopo cena, di accendere lo scaldabagno elettrico la mattina appena svegli o di stirare la domenica.

I consumatori, sottolinea il presidente dell'Autorità per l'energia, Alessandro Ortis, potranno così pagare la luce «in modo più giusto ed equo, più vicino al vero costo di produzione dell'elettricità che varia a seconda dei diversi momenti». Per dare a tutti il tempo di adeguarsi a consumare soprattutto nelle fasce di minor costo (indicate in bolletta come F23), nel primo anno e mezzo la differenza fra maggiore o minor prezzo sarà molto piccola, circa il 10%: i risparmi (ma anche l'eventuale maggior spesa) saranno inizialmente contenuti «ma – evidenzia l'Authority – si offrirà comunque un importante segnale di prezzo verso abitudini di consumo più efficienti e consapevoli». A partire da gennaio 2012 verranno invece applicati prezzi biorari che rispecchieranno realmente il diverso costo dell'elettricità all'ingrosso nei diversi momenti. Le differenze di prezzo saranno quindi più accentuate con maggiori possibilità di risparmio. Il nuovo sistema si applicherà ad un primo scaglione di 4,5 milioni di famiglie dal primo luglio e, gradualmente, verrà esteso a tutte le famiglie già dotate di contatore elettronico «intelligente», in grado cioè, spiega l'Autorità per l'energia, di leggere i consumi nei diversi momenti.

Ad agosto le famiglie interessate saliranno a 11 milioni, a 15,5 a ottobre, a 20 milioni a dicembre, fino a coinvolgere tutti coloro che non hanno aderito al mercato libero. Oltre che sul risparmio delle famiglie, i prezzi biorari avranno un impatto anche sull'ambiente e sull'economia del sistema. L'Autorità stima infatti che, se l'insieme delle famiglie italiane spostasse il 10% dei consumi nei periodi più favorevoli, si otterrebbe una riduzione di 450 mila tonnellate l'anno di anidride carbonica. Nell'insieme, il risparmio a favore della collettività delle famiglie e dei piccoli consumatori sarebbe di oltre 200 milioni l'anno.

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