La Gdf di Bergamo: «Duri colpi
contro la pirateria informatica»

Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo in un comunicato ha tirato le somme delle operazioni contro la pirateria musicale e informatica e ha confernato di aver concluso le operazioni soprannominate Pirate Bay e Colombo, eseguite con l'ausilio tecnico della Federazione contro la pirateria musicale.

In due anni di indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, sono stati sequestrati - spiega un comunicato - tre siti internet da cui si potevano scaricare film, brani musicali, videogiochi e programmi informatici senza pagare i diritti d'autore: www.colombo-bt.org, www.thepiratebay.org e, recentemente, www.labaia.net.

Il primo sito a essere reso inaccessibile è stato Colombo, che quando è stato sequestrato era il principale sito italiano di questo tipo, con più di 400.000 utenti registrati e oltre 580 milioni di download eseguiti. Nell'ambito di quell'operazione sono stati denunciati sei italiani e sequestrato consistente materiale informatico.

Il colpo più duro inferto dalle Fiamme Gialle alla pirateria on line è stato quello di sequestrare il sito più utilizzato in tutto il mondo per scaricare illegalmente film e musica: Thepiratebay, il punto di riferimento nel pianeta dei «pirati», con oltre 20 milioni di visitatori al mese, che lo hanno reso uno dei 100 siti internet più visti, e con i suoi contenuti tradotti in 13 lingue.

Dall'Italia - prosegue il comunicato della Gdf - i contatti erano circa 450.000 al mese. Questa parte dell'operazione è stata la più complessa: il sito è gestito in Svezia, da quattro persone svedesi che sono state denunciate e questo ha posto un problema giuridico molto rilevante: può un giudice italiano intervenire su un reato commesso in un altro Paese?

Il decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Bergamo - dice la Gdf - è stato il primo del genere in Italia e ha fatto scuola: nel settembre 2009, la Corte di Cassazione ne ha confermato la legittimità e grazie a questa sentenza altri sequestri sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza.

Ma i pirati non si sono dati per vinti - conclude il comunicato - e un giovane romano ha ideato e gestito un altro sito, Labaia, attraverso cui era possibile connettersi ed utilizzare ancora Thepiratebay. Ma anche questo sito è stato sequestrato e oscurato, e il suo gestore denunciato per aver violato la normativa sul diritto d'autore.

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