Annoni scala il mercato
La pasta di qualità non è in crisi

Un fatturato che a fine anno supererà gli 11 milioni di euro, un raddoppio della superficie dello stabilimento (da 4 a 8 mila metri quadrati coperti), una nuova linea di produzione (che ha richiesto un investimento di 3 milioni di euro) che affianca quella gemella, portando la capacità produttiva giornaliera nelle varie specialità a ben 45 tonnellate di prodotto finito nelle 24 ore. Basterebbero queste cifre per dire che il 2010 non è un anno di crisi per il Pastificio Annoni spa di Fara Gera d'Adda.

Attivo dal 1891 (oggi è al timone la quarta generazione con i fratelli Alberto e Antonio Annoni), il pastificio è al primo posto in Italia per produzione di cannelloni, all'uovo e di semola; al secondo posto, dietro il leader di mercato Barilla, nel comparto lasagne all'uovo e di semola, nella versione trafilata e laminata. È anche produttore di riferimento dei pizzoccheri, oltre ad altri prodotti come farina di grano saraceno, polenta taragna, grano saraceno decorticato in chicchi.

A proposito dei pizzoccheri, c'è da ricordare la polemica in corso da anni tra il pastificio Annoni e il «Comitato per la valorizzazione dei pizzoccheri di Valtellina». Quest'ultimo ha avanzato da anni al Ministero delle Politiche agricole la richiesta di Igp (Indicazione Geografica Protetta) per i pizzoccheri, limitandone ovviamente il territorio di produzione alla provincia di Sondrio. L'iter è tutt'ora bloccato, perché la documentazione storica presentata dal pastificio Annoni «testimonia la produzione storica nei Comuni rivieraschi dell'Adda, lungo il tratto che attraversa l'alta pianura a valle del lago di Como». Di qui la richiesta di Annoni di allargare la zona di produzione Igp. E gli Annoni non hanno nessuna intenzione di perdere la partita. E hanno tanti assi nella manica per vincere.

Leggi di più su L'Eco di martedì 14.

© RIPRODUZIONE RISERVATA