Ponte, il dramma di Hamed
«È volato giù, non si muoveva»

«È una scena che non dimenticherò mai. Ho visto il bimbo volare giù dalla finestra e dopo una frazione di secondo è finito sull'asfalto», racconta una signora 40enne, A. G., di Ponte San Pietro. Quando il piccolo è arrivato per terra, prosegue, «per un attimo ha alzato il braccino, poi niente più. Ero atterrita, ho subito allertato il 118 e sono entrata nel bar Mingo. Ho chiesto aiuto alla barista e ai clienti che erano all'interno. Non dimenticherò mai quegli attimi tragici».

La signora non riesce a trattenere le lacrime pensando al dramma di quel piccolo. Dopo che la signora, spiega la titolare del bar Mingo che si trova a due passi da via Begnis, «ci ha avvisati, ci siamo subito precipitati verso il piccolo Hamed. Ma non si muoveva».

Il parroco di Ponte San Pietro, don Luigi Paris, che casualmente verso le 12,20 passava in via Begnis, ha assistito alla tragedia e allo strazio della madre piangente vicino al corpicino del suo piccolo. «La comunità cristiana della parrocchia di Ponte San Pietro», ha detto don Luigi, «condivide il dolore della famiglia del piccolo Hamed ed è vicina alla famiglia».

 
Sono addolorata, ha detto il sindaco di Ponte San Pietro, Giuliana Reduzzi, «una piccola distrazione si è trasformata in una tremenda disgrazia. Esprimo le più sentite condoglianze a nome della comunità di Ponte San Pietro a questa famiglia che vive nel nostro paese».

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