Centrale di biogas addio
Casnigo rinuncia all'impianto

«L'impianto non si fa». È tutto nel categorico finale, scritto in neretto, il senso del comunicato diffuso dagli allevatori della media Valle Seriana, impegnati per la realizzazione di una centrale a biogas a Casnigo.

«L'impianto non si fa». È tutto nel categorico finale, scritto in neretto, il senso del comunicato diffuso dagli allevatori della media Valle Seriana, impegnati per la realizzazione di una centrale a biogas a Casnigo.

«È la resa – sottolinea Sergio Anesa, coordinatore del gruppo e già assessore della Comunità montana Valle Seriana – rispetto a un progetto che poteva portare innovazione e benefici a tutta la Valle». La centrale a biogas era da diversi mesi materia di discussione a Casnigo, tanto che le polemiche per la possibile costruzione avevano portato alle dimissioni di un assessore (poi rientrato in Giunta come esterno), alla nascita di un comitato di cittadini e a una petizione con più di mille firme contrarie.

«L'impianto a biogas – continua Anesa – rappresentava la soluzione al problema dello spandimento del letame, ma anche l'opportunità per dare agli allevatori reddito integrativo. Avevamo raccolto l'interesse del Comune di Casnigo, che con una delibera di Giunta individuava la ex cava Pozzuoli quale sito per l'impianto, elemento essenziale per il contributo deliberato dalla Regione, che nel novembre 2008 ci ha destinato 635 mila euro su un investimento di 2.300.000 euro».

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