Chiude il centro di accoglienza Galgario

Il dormitorio comunale per immigrati e senza tetto alla «Galgario» ha chiuso i battenti e lo spazio per chi non aveva una casa o un posto dove trascorrere la notte verrà ricavato alla Comunità Ruah. La gara d’appalto organizzata dal Comune di Bergamo per una convenzione di gestione di servizi socio-assistenziali, aperta a onlus e associazioni di volontariato, è stata infatti vinta dalla Comunità Ruah, associazione onlus che fa capo al Patronato di San Vincenzo e che ha già, da molti anni, uno spazio, ricavato nella struttura di via Gavazzeni, per dare ospitalità a 70 immigrati maschi. Gli immigrati con permesso di soggiorno, possono, dietro il pagamento di un minimo di contributo, alloggiare nella struttura con una permanenza massima di sei mesi.

La convenzione, siglata alcune settimane fa, prevede che la Comunità Ruah metta a disposizione 43 dei suoi 70 posti letti per la prima accoglienza. I posti di cui si parla nella convenzione sono 38, di cui quattro offerti senza alcun onere finanziario per i casi che richiedono un intervento socioassistenziale su indicazioni del servizio migrazioni e cooperazione internazionale del Comune. In più sono previsti altri 5 posti a disposizione di immigrati che hanno fatto richiesta di asilo politico.

Gli ingressi alla Comunità Ruah per questi posti letto, tutti riservati a solo persone di sesso maschile, sono regolamentati dallo Sportello unico del Servizio migrazioni e prevedono una permanenza minima fino ad un massimo di 4 mesi, con costi per l’utenza che vanno da 100 euro al mese per il dormitorio al pianterreno (uno stanzone con 12 letti), a 150 euro per le stanze a due o tre letti. Il Comune assicurerà alla Comunità Ruah, che si farà carico di ogni spesa di gestione e organizzazione, 160.500 euro in due anni, periodo di durata della convenzione.

(15/09/2003)

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