Impianti idroelettrici, si ricalcola l'Ici
Nuovi introiti per le casse dei Comuni

Un corretto ricalcolo dell'applicazione Ici su immobili e strutture adibite a derivazione e produzione di energia idroelettrica potrebbe dare una boccata d'ossigeno ai bilanci dei Comuni bergamaschi e, in particolare, a quelli montani dove operano queste centrali per la produzione di energia elettrica. Su questo importante argomento, organizzato dal Consorzio Bim di Bergamo, in collaborazione con la Federbim di Roma (entrambi presieduti da Carlo Personeni), si è svolto un convegno al quale hanno partecipato amministratori e responsabili degli uffici tecnici comunali, durante il quale esperti e tecnici hanno approfondito le normative su questa opportunità finanziaria per i comuni.

«Sono almeno 70 i nostri paesi, interessati a impianti idroelettrici – ha evidenziato il presidente Personeni- che potrebbero ricalcolare l'Ici. Per poter documentare le reali valutazioni sulle strutture delle centrali elettriche all'Agenzia del territorio, e poi chiedere alle società proprietarie la corresponsione della corretta Ici, è necessario mettere in atto una lunga e complessa serie di operazioni. Il nostro Bim, assicura la completa disponibilità a farsi carico del coordinamento di tutte le iniziative che i Comuni vorranno adottare per salvaguardare i propri diritti ed introiti Ici nei confronti delle società proprietarie degli impianti di produzione di energia idroelettrica».

La sede del Consorzio Bim del lago di Como e fiumi Adda e Serio è a Bergamo in via Taramelli, 36. Per informazioni tel. 035/244255, e-mail [email protected] www.bimbg.it.

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