Immobili, c'è una lieve ripresa
Gli esperti: è tempo di investire

I venti della crisi nell'ultimo periodo hanno soffiato forte anche sul settore immobiliare bergamasco. Ma, lasciato alle spalle il peggio, oggi anche il mercato del mattone sembra rialzare la testa. Gli esperti dicono che è di nuovo il tempo di investire.

I venti della crisi nell'ultimo periodo hanno soffiato forte anche sul settore immobiliare bergamasco. Ma, lasciato alle spalle il peggio, oggi anche il mercato del mattone sembra rialzare la testa. Certo, ripartire non è facile, ma i segnali che l'interesse per gli investimenti in questo settore stia poco alla volta tornando a crescere ci sono tutti: la caduta dei prezzi frena, gli istituti bancari sembrano aver riaperto i rubinetti alle famiglie e lo scudo fiscale e la cedolare secca fanno ben sperare in un'inversione di tendenza rispetto al passato.

Ad affermarlo sono i maggiori professionisti del settore: parliamo della «Casa delle Professioni» (composta da Confedilizia, Case e Terreni, Fimaa- Confcommercio-Listino Immobiliare e Anama-Confesercenti) che anche quest'anno ha stilato il rapporto sul mercato immobiliare orobico relativamente ai primi tre trimestri del 2010.

Ciò che ne emerge è la fotografia di un mercato ancora dominato dall'insicurezza, ma con dati più confortanti rispetto a quelli dei mesi precedenti. I numeri, d'altra parte, parlano chiaro: «Nel 2007 le compravendite riscontrate nella nostra provincia segnavano una percentuale del meno 4-5 per cento - rileva Antonello Pagani, direttore di Appe Confedilizia -, arrivata a toccare nel 2008 un meno 18-20 per cento e nel 2009 un meno 14-16 per cento».

«Nei primi nove mesi del 2010 abbiamo riscontrato una frenata della caduta all'insegna dell'invariabilità, con una piccola tendenza al regresso (-1 per cento) e con segnali decisamente più positivi in città, dove è stato registrato un aumento dell'1 per cento negli ultimi mesi».

L'imperativo comunque è uno solo: spendere meno e meglio. In un contesto di post-crisi del settore immobiliare, anche l'atteggiamento nei consumi è differente al passato. La tendenza, infatti, sembra ricercare immobili di qualità a prezzi più contenuti. Lo affermano le commissioni di rilevazione prezzi di Appe Confedilizia per Case e Terreni, di Ascom-Fimaa e Confesercenti-Anama, riuniti per fare il punto sulla situazione del mercato immobiliare. Per via di una maggiore attenzione verso gli investimenti, la domanda è orientata verso un'offerta immobiliare che recepisce sempre di più i nuovi criteri sul risparmio energetico, ma a costi più accessibili.

Abitazioni sempre più piccole, dunque, per via della minore disponibilità economica, ma sempre più di qualità. Non è dunque un caso se a frenare è soprattutto la compravendita di immobili più modesti in quartieri non di pregio. Tanto che, per le costruzioni obsolete e mal posizionate, si registra una completa stasi.

Leggi due pagine di approfondimento su L'Eco di mercoledì 17 novembre

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