Filiera corta
al ristorante

Un menù da chef a chilometro zero cioè cucinato rigorosamente con prodotti locali. Produttori agricoli e ristoratori si uniscono in un progetto che si chiama «Bergamo terra&cibo» e che promuove la filiera corta anche al ristorante. Dal 10 maggio al 10 giugno.

Un menù da chef a chilometro zero cioè cucinato rigorosamente con prodotti locali. Produttori agricoli e ristoratori si uniscono in un progetto che si chiama «Bergamo terra&cibo» e che promuove la filiera corta anche al ristorante. Ci hanno pensato Ascom, Coldiretti e Confesercenti che lo proporranno in un festival enograstronomico in programma dal 10 maggio al 10 giugno ma in questo momento si stanno raccogliendo le adesioni tra produttori e ristoratori.

Per il consumatore ci sarà la garanzia di andare al ristorante, dal proprio chef di fiducia, e sapere che ciò che mangia non ha prodotto neanche un briciolo di anidride carbonica, perché viene da vicinissimo. Una garanzia per l'ambiente ma anche di qualità data dai nostri produttori locali.

Tutti i menù presentati saranno realizzati con almeno l'80% dei prodotti rigorosamente locali: dall'olio, al latte, alla frutta e verdura e rispetteranno naturalmente il ritmo delle stagioni. Sarà la creatività dei ristoratori ad assicurare genuinità a chilometro zero e piatti di cucina gustosi. Gli alimenti a chilometro zero ormai sono conosciutissimi grazie per esempio ai farmers market di Coldiretti, i mercatini di produttori locali che si svolgono in città e in provincia.

La novità ora sta nella sfida raccolta dai ristoratori aderenti ad Ascom e Confesercenti che si preparano a offrire alla loro clientela menù di stagione con prodotti locali. Una sfida che durerà un mese, dai primi di maggio ai primi di giugno, e che darà vita a un vero e proprio festival enogastronomico a chilometro zero. Per quanto si sa (il programma e i particolari verranno naturalmente presentati più avanti) la campagna prevederà anche una fidelity card con l'accumulo di punti per vincere prodotti del territorio organizzata in collaborazione con Cec (Agenzia di comunicazione e organizzazione eventi di Bergamo). I ristoratori e produttori interessati possono contattare Ascom, Coldiretti e Confesercenti.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 20 marzo

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