Scherzo: il favonio imbianca
le vette più alte delle Orobie

In questa estate, che sta diventando decisamente anomala, vivace e bizzarra, mancava una puntina di bianco. Ci ha pensato il favonio, prima di ripulire domenica mattina le nostre montagne, a spingere, davanti al suo ingresso dalle Alpi, questa sorpresina di luglio sulle nostre montagne.

In questa estate, che sta diventando decisamente anomala, vivace e bizzarra, mancava una puntina di bianco. Ci ha pensato il favonio, prima di ripulire domenica mattina le nostre montagne, a spingere, davanti al suo ingresso dalle Alpi, questa sorpresina di luglio sulle nostre montagne.

Non stiamo parlando di una nevicata da spazzaneve a Ca' San Marco, si è trattato solo di un'infarinata di passaggio alle alte quote dei «giganti» delle nostre montagne, ma di anomalia estiva comunque e certamente si tratta. Diciamo subito che una burrasca a metà estate non è la regola di ogni anno, ma può succedere ed è ancora successa nelle statistiche nostrane.

Ogni volta fa notizia piena, specie se va a impensierire chi è pronto a partire per le vacanze con paletta e secchiello. In tutta questa irrequietezza atmosferica, poco ci vuole, allo zero termico, a far oscillare il limite dei fiocchi di neve anche sotto i 3.000 metri di quota, come successo nelle ultime ore di pioggia della notte su domenica.

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