Prezzo della benzina, una giungla
E lo sciopero resta confermato

Quella del prezzo della benzina è una giungla nella quale è difficile orientarsi. Una volta c'era l'«isola felice» di via Carducci, dove il rispermio era assicurato. Ora invece anche qui è difficile orientarsi. Intanto si avvicina lo sciopero.

Quella del prezzo della benzina, anche a Bergamo, è una giungla nella quale è difficile orientarsi. Una volta c'era l'«isola felice» di via Carducci, dove il rispermio era assicurato. Ora invece anche qui è difficile orientarsi. Intanto si avvicina lo sciopero.

Via Carducci resta la strada più conveniente per fare il pieno: la concorrenza è tanta e i gestori fanno a gara con le promozioni, pur se più basse che in passato. Ma dipende se l'impianto è aperto o chiuso, se si fa benzina o se invece gasolio.

Un'indagine che L'Eco pubblica sull'edizione di domenica dice che, facendo due conti, su una percorrenza di 10 mila chilometri in un anno, stando attenti a dove si acquista, si rispermia. Ma a conti fatti non più di una cinquantina di euro.

Intanto resta rimasto tuttora confermato lo sciopero nazionale dei benzinai per i giorni 8, 9, e 10 novembre. «Il Governo non ha mantenuto le promesse sul rinnovo del bonus fiscale destinato ai gestori quindi chiudiamo tutti gli impianti di rifornimento per tre giorni» hanno fatto sapere giovedì scorso Figisc e Anisa - le prime organizzazioni italiane di rappresentanza dei benzinai stradali e autostradali aderenti a Confcommercio -. Il ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani in più occasioni, infatti, si era impegnato a dare garanzie ma finora non ha onorato la parola data»

E così, forse, conviene essere previdenti e fare il pieno per tempo, per evitare di restare a piedi.

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