Tentorio: «Casse vuote
non ci resta che vendere»

Soldi da Roma ce ne sono sempre di meno, e Palafrizzoni tutto vuole fare tranne che fermare investimenti e manutenzioni. E la soluzione praticabile è solo una: vendere i gioielli di famiglia. La Giunta ha dato via libera all'immissione sul mercato di azioni A2A

Soldi da Roma ce ne sono sempre di meno, e Palafrizzoni tutto vuole fare tranne che fermare investimenti e manutenzioni. E la soluzione praticabile è solo una: vendere i gioielli di famiglia. Ieri la Giunta ha dato il via libera all'immissione sul mercato di azioni A2A per 7 milioni di valore, con l'opzione di arrivare a 10 nel caso se ne ravvisasse la necessità. Il sindaco Franco Tentorio non usa giri di parole: «È dura, non ci resta che vendere. E il 2012 sarà anche peggio».

Nessuna volontà di fare la Cassandra, solo un freddo esame della situazione: «Abbiamo 85 milioni in cassa e non possiamo spenderli per il Patto di stabilità che dice che per pagare i fornitori devi avere una corrispondente entrata in conto capitale». Quindi devi vendere qualcosa. Si comincia con parte delle quote di A2A con la certezza che è solo la prima tranche e che gli anni a venire, una volta esaurite azioni e beni immobili, saranno davvero duri per qualsiasi amministrazione comunale. Ma le opposizioni bacchettano Tentorio: «Noi esclusi dalle scelte, strategia sbagliata».

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