Siti a rischio idrogeologico, la mappa della Bergamasca

A due anni dalle frane e dalle esondazioni che nel novembre 2002 colpirono in particolare le valli molte situazioni sono state risolte, ma tanto resta ancora da fare. Ci sono frane non completamente bonificate, strade non ancora ricostruite, ci sono smottamenti in atto e sfollati che attendono il rientro nelle loro case. E poi ci sono le nuove emergenze: frane e crolli emersi dal 2002 a oggi, a Lovere, Sovere, Oltre il Colle, e ultimissimo (la settimana scorsa) la scoperta di un movimento franoso in corso che minaccia l’abitato di Pagliaro di Algua, in Val Serina. Di tutto questo e della situazione idrogeologica del territorio bergamasco a due anni dall’alluvione si è parlato ieri sera in un incontro organizzato dalla Regione Lombardia a Brembilla. Esperti e amministratori hatto tutti ribadito che il territorio bergamasco, in particolare proprio le valli, è estremamente vulnerabile da un punto di vista idrogeologico, per la sua struttura morfologica e per il suo sfruttamento. Una vulnerabilità oggi maggiore di qualche anno fa. Per Claudio Merati, dirigente della Sede territoriale di Bergamo, struttura servizio del territorio della Regione (ex Genio civile) «non siamo più al sicuro». Valter Milesi, assessore alla Viabilità e ai Lavori pubblici della Provincia, ha puntato il dito contro l’incuria e l’eccesso di edificazione, mentre Domenico Zambetti, presidente della commissione consiliare regionale su Ambiente e Protezione civile, ha annunciato l’arrivo di 800 mila euro per la sistemazione di aree a rischio a Costa Volpino e di un milione di euro a Santa Brigida.

Situazioni ancora non risolte:

A Brembilla, Gandellino, Sant’Omobono Terme e Capizzone. Proroga fino al 31 dicembre del termine ultimo per accedere ai finanziamenti per le case lesionate. A Brembilla ci sono ancora una settantina di persone sfollate o con la casa da ricostruire: 4 milioni e 993 mila euro i soldi arrivati per la sistemazione del territorio e 5 milioni e 512 mila euro quelli per i privati. Per concludere gli interventi a Camorone (in particolare per il nucleo di Cabalino) servirà un altro milione e mezzo di euro per il terzo lotto di lavori (per inserimento ambientale e ultime opere di drenaggio). Altre località di Brembilla, a rischio: Lera, Garateno, Valle Mulino e Grumello.

A Gandellino la frana di Corna Piana è stata bonificata solo in parte.

Sfollati ancora a Mazzoleni a Sant’Omobono Terme (una decina) e a Capizzone. A rischio la provinciale in località Lagrate di Capizzone: la Valle Imagna potrebbe restare isolata.

(25/11/2004)

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