Torre Pallavicina, la tromba d'aria
«In un attimo è stato l'inferno»

L'ala di una cascina abbattuta, alberi secolari sradicati, tetti spazzati via e pesanti macchine agricole ribaltate, il tutto in un paio di minuti e con una forza inaudita. Di tanto è stata capace la tromba d'aria che nel pomeriggio di Pasqua ha sorpreso tutti.

L'ala di una cascina abbattuta, alberi secolari sradicati, tetti spazzati via e pesanti macchine agricole ribaltate, il tutto in un paio di minuti e con una forza inaudita. Di tanto è stata capace la tromba d'aria che nel pomeriggio di Pasqua ha sorpreso tutti, manifestandosi improvvisamente nelle campagne di Torre Pallavicina per poi proseguire nel suo viaggio distruttivo sul confinante territorio di Gallignano, frazione di Soncino (Cremona).

La forza della natura ha provocato danni per circa 350 mila euro, ma fortunatamente non ha fatto feriti tra le persone che alle 14,30 si trovavano in casa al termine del pranzo pasquale. La forza del vento è piombata con tutta la sua violenza sulla cascina Casella, posta in località Portici alla frazione Santa Maria di Torre Pallavicina. Il potente vortice ha fatto crollare l'ala ovest dell'edificio rurale, al primo piano utilizzato come deposito e al pianterreno come rimessa per le auto, facendo sparire gran parte del tetto e i muri portanti. Solo lambita e risparmiata dal mulinello d'aria la zona confinante dove abita la famiglia Monella, proprietaria dell'intero immobile.

Una giornata pasquale che ben difficilmente verrà dimenticata, come ha raccontato Stefania, la figlia del proprietario Alessandro Monella: «Avevamo finito di pranzare da circa un'ora quando il vento si è fatto sempre più forte e così presa dal timore sono salita al primo piano, guardando dalla finestra del bagno cosa stava succedendo. Ho rivolto lo sguardo verso nord e ho visto il vortice d'aria che avanzava verso di noi, ma quando ho realizzato quello che stava accadendo il tetto è stato divelto e in un attimo mi è sembrato l'inferno».

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