Il sindaco Milesi scrive a Monti
«Riaprite il casinò di S. Pellegrino»

Il sindaco di San Pellegrino torna a bussare alla porta del premier Mario Monti per chiedere la riapertura del Casinò. Una prima richiesta era stata avanzata lo scorso 16 novembre, unita a una proposta di legge della Lega sul medesimo argomento.

Il sindaco di San Pellegrino torna a bussare alla porta del premier Mario Monti per chiedere la riapertura del Casinò. Una prima richiesta era stata avanzata lo scorso 16 novembre, unita a una proposta di legge della Lega sul medesimo argomento.

Milesi motiva la richiesta per varie ragioni: «San Pellegrino Terme e la Valle Brembana vivono dal 2003/2004 una condizione drammatica di vera e propria emergenza occupazionale e sociale che si è ulteriormente aggravata in conseguenza della crisi economica mondiale in atto. In Valle Brembana - realtà montana della Provincia di Bergamo con 38 Comuni per una popolazione di 43.000 abitanti - a partire dagli anni ricordati la già debole presenza industriale è stata infatti sostanzialmente azzerata con la chiusura, il ridimensionamento o la delocalizzazione di numerose aziende».

Inoltre «il 30 gennaio 2007, Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di San Pellegrino Terme con l'adesione di un Operatore Privato hanno sottoscritto un Accordo di Programma “per la realizzazione degli interventi di riqualificazione e valorizzazione delle strutture termali di San Pellegrino Terme per il rilancio Comune di San Pellegrino Terme Il Sindaco turistico, la formazione e lo sviluppo occupazionale” con l'obiettivo di dare una prima concreta risposta proprio alla riconosciuta situazione di emergenza che ha colpito San Pellegrino Terme e la Valle Brembana».

«L'Accordo di Programma - prosegue Milesi - prevede, fra gli altri, la realizzazione di un nuovo Centro Termale, il completo restauro e recupero dei due complessi monumentali liberty del Casinò Municipale e del Grand Hotel e investimenti ad opera del soggetto privato aderente all'AdP per un importo di 143 milioni di euro circa, a seguito della grave crisi economica in atto, stenta a decollare e richiede la messa in campo di nuove azioni e iniziative che possano rendere effettivo il rilancio turistico e termale per San Pellegrino Terme e per l'intera Valle Brembana. In questa direzione la riapertura della Casa da Gioco può costituire un formidabile elemento di spinta e di fiducia per consentire una più rapida ed efficace realizzazione di tutti gli interventi previsti dall'Accordo di Programma e consentire al tempo stesso una ulteriore qualificazione e completamento dell'offerta turistica».

Qui allegato il testo integrale della lettera a Mario Monti

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