Città Alta, telecamere e multe
Ora protestano gli albergatori

Dopo i commercianti alle prese con i posti auto per i loro lavoratori e le magagne dei residenti in via Boccola, a fare i conti con il nuovo sistema di telesorveglianza in Città Alta tocca ora agli albergatori e soprattutto ai loro clienti.

«Souvenir de Bergame», direbbero i francesi. «Una bella multazza» tradurebbero i nostri connazionali in maniera un po' meno raffinata ma efficace. Perché dopo i commercianti alle prese con i posti auto per i loro lavoratori e le magagne dei residenti in via Boccola, a fare i conti con il nuovo sistema di telesorveglianza in Città Alta tocca ora agli albergatori e soprattutto ai loro clienti. Della serie: alle telecamere non scappa nessuno, nemmeno quelli che nella cerchia della Ztl possono di fatto entrare.

Nei giorni scorsi, sono cominciate infatti a fioccare le prime contravvenzioni anche ai turisti che, pur essendosi registrati attraverso l'hotel nel cervellone della Polizia municipale, si sono ritrovati impallinati dalle telecamere. «Sulla carta – spiega Kim Vismara, titolare dell'hotel Piazza Vecchia – avremmo la possibilità di accreditare tutti i nostri clienti per il transito, assegnando a 5 di essi anche il permesso per la sosta. Di fatto è però arrivata la prima multa e siccome è riferita al 29 aprile temiamo che non sarà nemmeno l'ultima. Il problema è che nessuno sembra sapere con esattezza quale procedura seguire per annullarla e noi, da alcuni giorni, ci troviamo rimpallati tra centrale di Polizia e distaccamento di Città Alta senza riuscire a venirne a capo. Se a questo aggiungiamo le difficoltà nell'utilizzo dello stesso sistema di accreditamento che molte volte si blocca e per di più non consente di correggere le targhe se non entro un quarto d'ora dall'inserimento, è facile intuire il disagio che stiamo vivendo».

«Anche noi – conferma Massimo Santilli, general manager del Gombithotel – abbiamo già ricevuto dai nostri clienti un paio di contravvenzioni. A dire il vero qualche intoppo ce l'aspettavamo, gli start up non sono mai facili, siamo fiduciosi e ci auguriamo che il sistema a regime possa funzionare al meglio».

Serve pazienza, insomma. Che qualcuno però ha già esaurito. I commercianti, ad esempio. Perché dopo la vicenda (non ancora risolta) dell'accesso dei dipendenti, ora si trovano di fronte a un calo degli affari che, soprattutto per il settore della ristorazione, si attesterebbe tra il 20 e il 30%. Colpa delle telecamere?

«Sicuramente l'attivazione del sistema di videosorveglianza – afferma Adele Verderio titolare della Trattoria del Teatro – ha avuto un peso notevole. Sono sempre di più i clienti che prenotano e poi disdicono per il problema del parcheggio. Inutile nasconderselo: la storia delle multe ci sta penalizzando».

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