Maroni alla Berghem Fest:
«No alla grande ammucchiata»

Convinto che la legge elettorale non sarà cambiata e che quindi «si andrà a votare con il Porcellum», Maroni prevede che alle elezioni del 2013 «uno vincerà alla Camera e uno al Senato come nel 2006 con Prodi». Lo ha detto alla Berghem Fest di Alzano.

Convinto che la legge elettorale non sarà cambiata e che quindi «si andrà a votare con il Porcellum», Roberto Maroni prevede che alle elezioni del 2013 «uno vincerà alla Camera e uno al Senato come nel 2006 con Prodi».

Il segretario della Lega, parlando sabato sera 1° settembre alla «Berghem Fest» di Alzano Lombardo, ha sottolineato che «questo scenario è il più probabile», quindi «fatalmente si farà la grande coalizione, che io chiamo la grande ammucchiata, e siccome io sono un tradizionalista non partecipo».

Se ci sarà una grande coalizione dopo le elezioni del 2013 «la Lega starà all'opposizione», ha garantito Maroni, intervistato sul palco da Vittorio Feltri. Secondo il segretario del Carroccio il governo che nascerà in queste condizioni «durerà due anni, così avremo due anni di tempo per far sì che la Lega diventi il primo partito del nord». Maroni ha infine considerato la possibilità che invece con una nuova legge elettorale si possa evitare il pareggio: «Ma a quel punto vedremo, adesso non mi interessa».

«Fu un imbroglio entrare nell'euro. Fu fatto per un solo motivo, impedire che l'Italia si spaccasse in due: allora sarebbe probabilmente nata la Padania». Così Maroni ha parlato dell'ingresso dell'Italia nella moneta unica europea per rilanciare la proposta di un referendum consultivo sull'euro in concomitanza con le elezioni politiche del 2013.

«La Lega - ha spiegato - depositerà la settimana prossima in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare, per la quale vogliamo raccogliere milioni di firme, perché ci sia un referendum popolare per dire se si vuole o no l'euro».

Maroni non ha comunque chiarito se auspichi o meno un'uscita dalla moneta unica, («Io non so, non sono un tecnico, ho sentito voci pro e voci contro») ma ha detto che se rimanerci conviene solo al sistema bancario e alla finanza internazionale allora «usciamo».

Oltre alla legge di iniziativa popolare per chiedere un referendum sull'euro, «stiamo lavorando a un'altra proposta di legge sul regime fiscale che deve avere il nord per potere uscire dalla crisi». Lo ha annunciato sempre Maroni, senza tuttavia rivelare i dettagli dell'iniziativa.

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