Caso Moro, la Procura indaga
su telepass e tabulati telefonici

L'inchiesta per corruzione che vede indagati l'ex assessore Marcello Moro e l'imprenditore Pierluca Locatelli, imbocca l'autostrada. Ad attirare l'attenzione del pm Mancusi è stato il telepass sull'auto della moglie del politico.

L'inchiesta per corruzione che vede indagati l'ex assessore comunale Marcello Moro e l'imprenditore Pierluca Locatelli, imbocca l'autostrada. Ad attirare l'attenzione del pm Giancarlo Mancusi e del nucleo di polizia tributaria della Finanza di Bergamo è stato il telepass montato sull'auto della moglie del politico.

Dai tabulati ottenuti dalla Società autostrade, risulta che per un certo periodo la vettura sia transitata dal casello di Grumello-Telgate con una certa frequenza. I dati hanno incuriosito gli inquirenti per due motivi. Primo: a Grumello si trovano l'abitazione di Pierluca Locatelli e la sede del gruppo. Secondo: dai primi accertamenti pare che l'intensificazione dei transiti si sia registrata in un lasso di tempo ritenuto interessante da chi indaga: tra fine 2009 e inizio 2010, a cavallo della transazione con cui il Comune liquidò il dovuto alla ditta Baldassini-Tognozzi per i lavori di risistemazione di S. Agostino.

Il sospetto di chi indaga è che l'allora assessore si recasse a Grumello del Monte per incontrare Locatelli e forse accordarsi sulla vicenda. E che utilizzasse l'auto della moglie per evitare di essere riconosciuto. Un indizio molto labile, lo riconosce la stessa Procura. Perché il transito dal casello non è la prova che Moro si dirigesse dall'imprenditore. E poi - altro dubbio - chi può essere sicuro che al volante ci fosse proprio l'ex assessore? Non poteva esserci, invece, la consorte (tanto più che l'auto era la sua)?

Maggiori certezze gli inquirenti le hanno ricevute dai tabulati telefonici. Il traffico di chiamate tra Locatelli e Moro è piuttosto intenso fino alla primavera del 2010, poi si interrompe bruscamente.

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