Niente indennità e rimborsi
Solto Collina dà l'esempio

Indennità di carica: zero euro. Rimborsi spese per la benzina: ancora zero euro. Il telefonino? Pagato di tasca propria. Accade a Solto Collina, dove l'amministrazione comunale ha rinunciato ad ogni riconoscimento economico per il proprio impegno in municipio.

Indennità di carica: zero euro. Rimborsi spese per la benzina: ancora zero euro. Il telefonino? Pagato di tasca propria. Non è il bilancio del personale di un'associazione di volontariato, ma quello del Comune di Solto Collina, dove l'amministrazione comunale eletta a maggio ha rinunciato ad ogni obolo e di riconoscimento economico per il proprio impegno in municipio. In piena tempesta antipolitica, anticasta e antipartitica, quando gli scandali travolgono Roma e Milano senza distinzioni e quando anche Bergamo si scopre più esposta alla corruzione e al malaffare di quanto si era sempre pensato, che senso ha impegnarsi ancora per il bene comune? Ed è davvero possibile farlo senza avere interessi personali da difendere o da coltivare? Per trovare delle risposte che diano ancora un sospiro di sollievo e che facciano pensare che no, i politici non sono tutti uguali, bisogna salire proprio a Solto dove la Giunta, tra i primi provvedimenti approvati, ha puntato tutto sul contenimento della spesa amministrativa.

«Appena siamo stati eletti – ricordano il sindaco Maurizio Esti e il suo vice Tino Consoli – abbiamo deliberato il taglio totale delle indennità degli amministratori. Questi importi, pari a circa 117 mila euro in cinque anni, verranno inseriti nella stesura dei vari bilanci di previsione nei capitoli riguardanti la manutenzione del territorio e nel campo sociale. Considerato il periodo di vacche magre, abbiamo sentito il dovere di metterci in prima linea adoperandoci per il bene del paese e delle famiglie».

Leggi di più su L'Eco di Bergamo in edicola

© RIPRODUZIONE RISERVATA