Accusato di omicidio in Africa
Bonate, arrestato un operaio

Un operaio 44enne originario del Burkina Faso, regolarmente in Italia, dal 2004 nella Bergamasca, dove vive con moglie e due figli a Bonate Sopra, è stato arrestato lunedì scorso dai carabinieri di Ponte San Pietro con l'accusa di omicidio.

Un operaio 44enne originario del Burkina Faso, regolarmente in Italia, dal 2004 nella Bergamasca, dove vive con moglie e due figli a Bonate Sopra, è stato arrestato lunedì scorso dai carabinieri di Ponte San Pietro con l'accusa di omicidio, su richiesta delle autorità del Paese Africano e dell'Interpol, che hanno spiccato un mandato d'arresto internazionale.

L'uomo è accusato di aver ucciso una donna burkinabè con la quale si sarebbe appartato lo scorso 6 gennaio in un albergo di Kosyam, città del Burkina Faso, dove l'operaio stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza per le festività natalizie.

Essendo regolarmente in Italia, l'Interpol non ha faticato molto per risalire al luogo dove oggi vive l'operaio accusato di omicidio. L'uomo sarebbe stata l'ultima persona che avrebbe visto viva la donna, trovata morta per avvelenamento un paio d'ore dopo l'incontro in albergo con l'operaio di Bonate Sopra. Ad alimentare i sospetti degli inquirenti burkinabè, il fatto che l'operaio abbia lasciato il Paese per rientrare in Italia il giorno successivo il ritrovamento del cadavere.

Arrestato, l'uomo si trova ora rinchiuso nel carcere di via Gleno, a Bergamo, in attesa di cosa stabilirà la Corte d'Appello del Tribunale di Brescia chiamata a decidere sulla richiesta di estradizione avanzata dal Burkina Faso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA