Albino, raccolte 1.293 firme
«Ztl in centro, gli affari a picco»

La polemica sulle modifiche della Ztl di Albino è giunta in Consiglio comunale, dove è stata discussa la petizione «Dall'isola felice all'isola che non c'è» presentata da Emanuela Poli, titolare del Bar Mazzini, che ha raccolto 1.293 firme.

La polemica sulle modifiche della Zona a traffico limitato (Ztl) di Albino è giunta in Consiglio comunale, dove è stata discussa la petizione «Dall'isola felice all'isola che non c'è» presentata da Emanuela Poli, titolare del Bar Mazzini, che in 72 fogli ha raccolto 1.293 firme.

La richiesta è di annullare l'ordinanza comunale che dal 1° ottobre limita il traffico lungo via Mazzini dalle 14 alle 18, nelle ore notturne da mezzanotte alle 6 e il fine settimana dalle 12 alle 20. Quindi, «libertà di passaggio 24 ore su 24 e creazione di parcheggi per sosta breve lungo tutta la via».

L'assessore al Bilancio e commercio, Roberto Benintendi, ha ricostruito i passaggi che hanno portato alle decisioni di spostare la chiusura dalla mattina (dalle 9,30 alle 11,30) come era prima dell'1° ottobre e di prolungarla nelle ore notturne, il sabato e domenica.

Proposte e critiche sono giunte dalle minoranze Lega Nord e Pdl, mentre il gruppo «Rizzi sindaco degli albinesi» ha preferito non presentarsi, ma consegnare una lettera al Consiglio che il sindaco Luca Carrara non ha voluto leggere: «Non faccio la cassa di risonanza di nessuno. L'ex sindaco Rizzi, che ha lunga esperienza amministrativa, sa bene che se intende intervenire sulla questione il Consiglio è il luogo adatto. Ci sono le mozioni, che costringono a votare».

Chiara la frecciata a tutti i gruppi consiliari che hanno preferito non prendere posizioni nette sulla questione Ztl, decisamente impopolare. Contestata da Pdl e Lega Nord la chiusura notturna della via e soprattutto il fatto che l'amministrazione non abbia considerato la difficile situazione economica, che per i negozi di vicinato viene aggravata dalla Ztl.

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