Quote latte, sedi della Lega perquisite
Maroni: «Tranquilli, non c'entriamo»

La Gdf di Milano, su ordine del pm Maurizio Ascione, ha perquisito le sedi di Milano e Torino della Lega Nord nell'ambito dell'inchiesta per bancarotta e corruzione con al centro presunte irregolarità sulle quote latte. Maroni: «La Lega non c'entra niente».

La Gdf di Milano, su ordine del pm Maurizio Ascione, ha perquisito le sedi di Milano e Torino della Lega Nord nell'ambito dell'inchiesta per bancarotta e corruzione con al centro presunte irregolarità sulle quote latte. Da quanto si è saputo, gli uomini della Guardia di finanza di Milano martedì sera 15 gennaio sono entrati nella sede di via Bellerio e in quella di Torino del Carroccio con un decreto di perquisizione presso terzi per acquisire materiale informatico e cartaceo.

L'inchiesta parte dal crack della cooperativa «La Lombarda» fallita con un buco da 80 milioni di euro. Oltre alla bancarotta, gli inquirenti ipotizzano anche la corruzione perché, da quanto si è saputo, si sospetta di presunti versamenti di mazzette a funzionari pubblici e politici per interventi sia ministeriali che legislativi a favore degli agricoltori per ritardare i pagamenti sulle quote latte da versare all'Unione Europea.

«La Lega non c'entra, l'inchiesta riguarda una società che non c'entra niente con la Lega». «Non hanno trovato nulla», noi «siamo terzi e quindi la questione è chiusa». Così il segretario della Lega Roberto Maroni sulle perquisizioni in via Bellerio per l'inchiesta sulle quote latte.

«Le perquisizioni sono state ieri», ha precisato Maroni interpellato dalla stampa al termine della mattinata di lavori per il programma elettorale lombardo a Cernobbio. «La procura - ha spiegato il leader della Lega - pensa che ci siano documenti di una dipendente di via Bellerio ma non ha trovato nulla: abbiamo dato la totale collaborazione, non è stata opposta alcuna questione di immunità come è stato scritto perché la Lega non c'entra».

Maroni ha ribadito che nessun esponente del suo movimento gli risulta indagato e anche la convinzione che non ci sia un atteggiamento complottistico da parte della magistratura nei confronti del Carroccio. Ma, appunto perché sicuro che la Lega non c'entri con l'inchiesta sulle quote latte, si è limitato ad osservare di essere «meravigliato di questa perquisizione».

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