Bergoglio style, telefonate a sorpresa
all'edicolante e al centralinista

di Emanuele Roncalli
«Pronto? Sono Papa Francesco». In Segreteria di Stato tremano al pensiero che un giorno il nuovo pontefice possa chiamare al telefono, senza farsi annunciare. E lo stesso vale per gli innumerevoli uffici sparsi in Vaticano.

di Emanuele Roncalli
«Pronto? Sono Papa Francesco». In Segreteria di Stato tremano al pensiero che un giorno il nuovo pontefice possa chiamare al telefono, senza farsi annunciare. E lo stesso vale per gli innumerevoli uffici sparsi in Vaticano. «Se dovesse accadere – dice un monsignore di Curia – nessuno più oserebbe replicare pensando a uno scherzo. Papa Francesco ci ha abituati a questi gesti».

Al di là delle Mura leonine, il «Bergoglio style» ha già fatto breccia. Ai cinguettii di twitter, Papa Francesco preferisce il vecchio trillo del telefono o del cellulare. Che debba chiamare Benedetto XVI o un amico d'infanzia cambia poco. Nessun filtro, nessun segretario. Francesco prende la cornetta e via: «Pronto? Sono il Papa».

Le sue telefonate sono diventate proverbiali. Poco dopo l'elezione, ha chiamato il suo edicolante di calle Bolivar, vicino alla Plaza de Mayo, a pochi passi dalla cattedrale di Buenos Aires, per avvisarlo che avrebbe disdetto l'abbonamento alla Nacion. L'edicolante non credeva alle proprie orecchie: «Hola Daniel, parla il cardinale Jorge», lo aveva salutato il Papa. «Dai, Mariano, non fare lo stupido, smettila», aveva risposto il giornalaio, pensando allo scherzo di un amico. «Sul serio, sono Jorge Bergoglio e ti sto chiamando da Roma», aveva insistito il Papa. «È stato uno choc, ho cominciato a piangere», erano state le parole di Daniel.

Non meno sorpresa la giornalista Stefania Falasca, che l'indomani dell'elezione, mentre si trovava in piazza Santa Maria Maggiore, davanti alla basilica visitata dal Papa, ha svelato di aver ricevuto la telefonata del nuovo pontefice. «È stata un'emozione fortissima - ha detto -, l'ho sempre chiamato Padre Bergoglio, ero imbarazzata, gli ho chiesto come dovevo chiamarlo. Ci siamo conosciuti anni fa per circostanze di lavoro mie e di mio marito in Argentina. Con gli anni si è instaurata un'amicizia sincera».

Le scorse settimane, il «The Daily Mail» ha rivelato quanto accaduto a un centralinista del Vaticano che aveva ricevuto la telefonata del Papa. Francesco aveva deciso di chiamare il centralino per mettersi in contatto con Adolfo Nicolas, Preposito generale della Compagnia di Gesù. «Pronto? Sono il Papa». L'addetto, Andreas, ha risposto: «Sì certo. Se tu sei il Papa allora io sono Napoleone. Chi sei?». Papa Francesco mostrando molta pazienza alla fine è riuscito a convincere il centralinista.

Papa Francesco è così. Persona diretta, abituata a non avere troppi filtri. Un amico argentino ha raccontato di aver ricevuto pure lui una telefonata da Bergoglio in occasione del suo compleanno, ma non essendo in casa, il pontefice gli ha lasciato un messaggio sulla segreteria telefonica. «Gustavo, sono Bergoglio. Ti chiamo per augurarti un compleanno felice. Un abbraccio». Gustavo Vera, presidente dell'Ong Fundación La Alameda compiva 49 anni e non credeva alle proprie orecchie. Anche l'altra sera Papa Francesco non si è smentito telefonando all'arcivescovo Capovilla, segretario di Giovanni XXIII. E a Papa Bergoglio spetta già un record, quello di aver raggiunto con una sola telefonata ben quarantamila persone. È accaduto durante la diretta da Roma in occasione della Messa di inizio pontificato trasmessa in Argentina.

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