Yara, l'ex collega dell'autista di Gorno
«Aveva avuto un figlio illegittimo»

Un particolare pare consolidare la «pista di Gorno» sul caso dell'omicidio di Yara. Un ex collega di Giuseppe Guerinoni ha raccontato di aver avuto una confidenza da lui, nella quale avrebbe ammesso di aver avuto un figlio illegittimo «con una donna della Valle Seriana».

Un particolare che emerge da una testimonianza pare consolidare la cosiddetta «pista di Gorno» sul caso dell'omicidio di Yara Gambirasio. Un uomo, ex collega di Giuseppe Guerinoni, ha raccontato - come si legge venerdì 5 aprile in un'intervista pubblicata dall'edizione di Bergamo de «Il Corriere della Sera» - di aver avuto una confidenza da lui, nella quale avrebbe ammesso di aver avuto un figlio illegittimo «con una donna della Valle Seriana».

A Giuseppe Guerinoni, autista di Gorno morto nel 1999 all'età di 61 anni, gli investigatori sarebbero giunti analizzando a tappeto i dna della popolazione, partendo da una traccia trovata sui vestiti di Yara che avrebbe evidenti analogie genetiche a quella dell'uomo pur senza essere la sua o dei suoi familiari. Il che aveva fatto ipotizzare che l'uomo avesse avuto un figlio «segreto».

Un riferimento al fatto che in valle molti sapevano che l'uomo aveva avuto un figlio da una relazione extraconiugale l'aveva fatto il 22 marzo scorso anche «Araberara», un quindicinale della Val Seriana e della Val di Scalve, che aveva intervistato l'ex collega dell'autista.

L'uomo - di Parre - nell'intervista al periodico bergamasco, aveva detto di aver già informato gli inquirenti su questa vicenda. La polizia non conferma e non smentisce. L'uomo era stato effettivamente ascoltato dagli inquirenti che peraltro nutrirebbero dei dubbi sulla versione del collega dell'ex autista in quanto sono trascorsi moltissimi anni e potrebbe esserci stato uno scambio di persona.

Ecco un estratto dell'intervista pubblicata su Araberara in cui parla il signor Mario, nome di fantasia perché l'ex collega di Giuseppe Guerinoni non vuole essere identificato: «Eh, sono passati tanti anni, però certo me lo ricordo il Guerinoni, anche se non avevo una gran confidenza con lui perché il mio gruppo si occupava di pullman, mentre lui faceva parte del gruppo che guidava i tramini. Mi hanno chiesto, tra l'altro, se frequentavo anch'io il Park Hotel di Ponte Selva: ho risposto di sì. Li sì mangiava e si ballava»

«Lo sapevano tutti nel nostro ambiente di lavoro che il Guerinoni frequentava il Park Hotel e lì mica ci si andava per recitare il rosario. Si diceva che avesse avuto un figlio da una relazione extra-coniugale con una donna, non so se di Rovetta o di San Lorenzo, o di Songavazzo o di Onore, ma comunque di un paese dell'altopiano; ma chi fosse questa donna e come si chiamasse io non l'ho mai saputo e questo l'ho detto anche agli inquirenti che continuavano a insistere su questo punto. Se la donna è ancora viva, solo lei potrebbe dire chi è e dove si trovi la persona che gli inquirenti stanno cercando».

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