Nuove terme a San Pellegrino
«Apriranno tra un anno»

Apertura delle nuove terme tra luglio e settembre 2014, nella prossima primavera l'avvio dei lavori per il centro residenziale-commerciale ed entro la fine di quest'anno il cantiere per il parcheggio da 800 posti a servizio del centro termale. Ecco le novità di San Pellegrino.

Apertura delle nuove terme tra luglio e settembre 2014, nella prossima primavera l'avvio dei lavori per il centro residenziale-commerciale ed entro la fine di quest'anno il cantiere per il parcheggio da 800 posti a servizio del centro termale. Queste alcune delle tappe comunicate l'altra sera, nel centro congressi dell'hotel Bigio di San Pellegrino, da Gianluca Spinelli del gruppo Percassi, durante l'incontro introdotto dal sindaco Vittorio Milesi tra gli operatori turistici e i futuri gestori delle nuove terme, il gruppo Quadrio Curzio, rappresentato dal presidente Saverio Quadrio Curzio e dal direttore generale Francesco Varni.

I lavori per il nuovo centro termale proseguono senza particolari intoppi: a luglio dovrebbe essere conclusa la struttura che ospiterà le piscine, là dove c'era l'hotel Milano, mentre lungo i porticati stanno iniziando gli interventi di rinforzo. «Penso di non avere dubbi in merito sul fatto che tra luglio e settembre 2014 le nuove terme possano essere aperte» ha detto Spinelli. Tra poco più di un anno, quindi, il centro termale sarà realtà. Gli operatori di San Pellegrino e della valle dovranno essere pronti, «perché l'inizio sarà fondamentale – ha detto Quadrio Curzio –. La percezione, l'aspettativa che nel mondo si ha di San Pellegrino è altissima grazie a un nome conosciuto ovunque. Chi arriverà qui si attende un livello qualitativo analogo. Diversamente il rischio è che resti deluso e non torni. Per questo sarà importante partire bene».

Ed ecco perché il gruppo gestore delle terme ha chiesto una forte collaborazione ad albergatori e commercianti, per la creazione di pacchetti ad hoc e convenzioni, e per tenere alto livello ma anche i prezzi.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 29 giugno

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