Cronaca
Mercoledì 07 Agosto 2013
Mussolini in Aula parla in napoletano
Calderoli: «Traduca in bergamasco»
Il dialetto napoletano protagonista nell'Aula del Senato con un intervento di Alessandra Mussolini. Ma il senatore della Lega Nord Calderoli non ci sta e pretende una traduzione in bergamasco. La presidente di turno Lanzillotta chiosa «Traduzione simultanea non è prevista».
Il dialetto napoletano protagonista nell'Aula del Senato, oggi pomeriggio, con un intervento di Alessandra Mussolini. Ma il senatore della Lega Nord Roberto Calderoli non ci sta e pretende una traduzione in bergamasco. E' accaduto quando la senatrice ha preso la parola imitando il presidente della sezione feriale della Corte di Cassazione, Antonio Esposito, leggendo l'audio dell'intervista al Mattino che ha provocato un vespaio di polemiche. "Chill' nun poteva nun sapere...", attacca la Mussolini, leggendo poi altri passaggi dell'intervista.
La presidente di turno, Linda Lanzillotta, la interrompe invitando la senatrice a restare nel tema della seduta (il dl svuotacarceri) e invitandola a esprimersi in lingua italiana. Dai banchi del Pdl si è levata qualche protesta, poi il senatore della Lega Nord Roberto Calderoli ha sdrammatizzato, chiedendo alla Mussolini una traduzione in bergamasco. La Lanzillotta ha risposto sorridendo che "la traduzione simultanea non è prevista", e ha ridato la parola alla Mussolini, che ha poi concluso il suo intervento "partenopeo".
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