Orio 2030, ipotesi di crescita
«Fino a 15 milioni di passeggeri»

Il Pirellone dà i numeri. Da qui al 2030 il sistema aeroportuale milanese, che comprende Linate, Malpensa e Orio, «dovrà rispondere ad una domanda di traffico di oltre 75 milioni di passeggeri».

Il Pirellone dà i numeri. Da qui al 2030 il sistema aeroportuale milanese, che comprende Linate, Malpensa e Orio, «dovrà rispondere ad una domanda di traffico di oltre 75 milioni di passeggeri». L'ha spiegato l'assessore regionale alle Infrastrutture, Maurizio Del Tenno, ospite ieri alla Provincia di Brescia per un'audizione sull'affaire Montichiari.

Nota bene, sono previsioni: le stesse che non avevano messo a fuoco l'attuale flessione del mercato e che una decina d'anni fa ipotizzavano per lo scalo bresciano un futuro da secondo hub del Nord. Peccato che il primo, Malpensa, non sia mai decollato: nel 2012 ha superato di poco i 18,5 milioni, il massimo mai raggiunto è stato nel 2007 con 23,8, e da qui al 2030 se ne prevederebbero 40. Frutto in parte anche del contenimento di Linate, annunciato da sempre e mai realizzato. Per Orio, il range varia da 12 a 15 milioni di passeggeri: numeri comunque terrificanti per chi vive nei dintorni dello scalo, già con il coltello fra i denti per i poco meno di 9 del 2012. Anche se si tratta pur sempre di previsioni: e «compatibilmente con i limiti ambientali» si legge in una slide. Comunque griffata Regione Lombardia, il che un suo peso ce l'ha.

Restringendo l'orizzonte a lunedì prossimo, data dell'assemblea della Catullo, e alla querelle Montichiari, Del Tenno ribadisce quanto già affermato qualche settimana fa: «Dobbiamo essere realisti, è il sistema che ci dice che l'offerta di Orio è quella che può maggiormente interessare Montichiari». Ovvero farne un punto di riferimento per le merci. Musica per le orecchie di Brescia. compatta nel chiedere che lunedì i soci della Catullo prendano in considerazione anche la proposta Sacbo. Che non si può ancora chiamare offerta, visto che manca la quantificazione economica, ma che continua a ballare sul tavolo veronese. Dove però l'orientamento principe sembra quello del matrimonio con la veneziana Save. Che Del Tenno non boccia in sé e per sé: «Non è detto che sia negativo, perché è chiaro che così Verona non può più andare avanti». Ovvero con i conti decisamente in rosso. Ma i bresciani tra le righe (e nemmeno tanto...) puntano più in alto delle merci prospettate da Sacbo, cioè al traffico passeggeri. E Del Tenno li rimette subito a terra: «Se si ragiona sui passeggeri, io non ci sono».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 22 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA