Cronaca
Martedì 03 Febbraio 2009
«Ne abbiamo pieni i vagoni»
I pendolari sul piede di guerra
Stanchi dei disservizi che subiscono ogni giorno, i pendolari bergamaschi stanno per attuare una serie di azioni per scuotere l'opinione pubblica: la richiesta di un risarcimento per danni biologici, materiali e morali, e lo sciopero nell'esibizione degli abbonamenti.
Secondo i pendolari è necessario modificare gli orari, ripristinando i collegamenti veloci sulla tratta Bergamo-Milano con frequenza di circa mezz’ora nelle ore di punta, tenendo conto delle fermate di Verdello e Treviglio Ovest e dei proseguimenti con la tratta Bergamo-Brescia e ripristinare il collegamento diretto Cremona-Bergamo. La priorità dovrebbe ricadere anche sulla linea Bergamo-Milano via Carnate per un suo potenziamento. Indispensabile per i pendolari sarà poi tornare a viaggiare in condizioni decorose, su treni diretti di almeno 8 vagoni, con la riconferma della priorità dei treni regionali sui collegamenti nazionali in caso di disservizi.
Il Comitato bergamasco non intende farsi sentire solo a parole, ma sta per attuare una serie di azioni per scuotere l'opinione pubblica, utilizzando anche l'arma dell'azione legale: i pendolari chiederanno un risarcimento per danni biologici, materiali e morali, il cui ricavato andrà poi in beneficienza. Allo stesso tempo sarà promosso lo sciopero nell' esibizione degli abbonamenti: queste le prime armi della protesta dei pendolari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA