Il provvedimento arriva dopo gli ultimi, tragici, casi di cronaca: il 13 febbraio la morte di un bambino di due anni a Genzano, aggredito dal suo cane nel giardino di casa, lunedì scorso il ferimento grave di un bambino di 11 mesi a Piombino, assalito dal suo cane in casa. Il ripetersi di questi episodi ha indotto Martini a preparare una nuova ordinanza per contrastare i comportamenti anomali di questi animali. A differenza della precedente ordinanza (emanata dall'ex Ministro della Salute Livia Turco, e scaduta a gennaio 2009) non ci sarà nessuna lista delle razze pericolose, perché ogni cane potrebbe essere potenzialmente rischioso, e si punterà soprattutto sulla prevenzione e la formazione dei proprietari, che saranno responsabili sia a livello civile che penale dell'animale.
Le novità contenute nell'ordinanza che, come anticipato dal sottosegretario, avrà 24 mesi di validità, sono: il divieto di ogni metodo di educazione all'attacco che stimoli l'aggressività come l'utilizzo di manicotti e bastoni e il controllo pieno dell'animale sia in ambito pubblico che domestico sono le ultime novità dell'ordinanza.
Tra le altre regole contenute del documento il conseguimento di un apposito 'patentino' rilasciato dopo corsi ad hoc di educazione dei cani, l'obbligo del guinzaglio lungo massimo 1,5 metri per tutti i cani, e la museruola che va sempre portata appresso e indossata in caso di bisogno. I veterinari saranno chiamati a segnalare alle Asl le situazioni di potenziale pericolo e i cani che hanno già dato qualche segno di aggressività saranno inseriti in un apposito registro.
«Per i cani pericolosi - ha detto nei giorni scorsi Martini - diventa obbligatoria sia la museruola che la sottoscrizione di una polizza per danni conto terzi». In base al Regolamento vigente di polizia veterinaria il cane deve essere condotto nei luoghi pubblici obbligatoriamente o con il guinzaglio o con la museruola mentre nei locali pubblici e nei mezzi di trasporto è obbligatorio l'uso contestuale di guinzaglio e museruola.
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