Città Alta, ultimati i restauri
per Palazzo della Ragione

Bello sopra e bello anche sotto. Il mosaico di Palazzo della Ragione, quello svelato un po' alla volta nei mesi scorsi e uscito dal lungo intervento di restauro avviato alla fine del 2007, è ora completo e le prime positive impressioni offerte dalle facciate nella loro nuova veste sono state confermate anche dall'ultimo tassello: le volte. Anche qui, sotto i grandi portici che collegano piazza Duomo a piazza Vecchia, proprio come nel caso dell'arenaria riportata a una tonalità più chiara e aderente all'originale, il leit motiv è una maggiore luminosità. Via il beige martoriato dall'umidità e dal degrado, largo a un intonaco a base di calce decisamente più arioso. L'effetto lo si nota soprattutto la sera, quando a catturare l'attenzione contribuiscono anche le nuove lampade, con il loro design moderno e un'illuminazione che ben si accompagna alle luci nel resto della piazza e soprattutto con quelle della biblioteca Mai sul fronte opposto.

«Siamo molto soddisfatti - commenta l'assessore ai Lavori pubblici Carlo Fornoni - si tratta del risultato di un cantiere impegnativo (l'investimento si è aggirato sul milione e 700 mila euro, ndr) che ha riportato all'antico splendore l'edifico risalente al XII secolo sia all'esterno che all'interno con una spiccata attenzione al recupero delle caratteristiche storiche. Per quanto riguarda le facciate, l'intervento si proponeva infatti di eliminare le resine acriliche con cui l'intera architettura era stata rivestita negli anni Settanta, determinando, oltre all'alterazione cromatica, anche il deterioramento della delicatissima pietra assieme a qualche distacco sul fronte più vicino alla piazza. Per realizzare l'intervento si è scelta una strada empirica con un cantiere pilota (diretto dal progettista del Comune Massimo Locatelli, assieme al gruppo di consulenti composto da Diego Tiraboschi, Marcello Sita e Pierpaolo Rossi) che nella primavera del 2007 ha dato il via alla sperimentazione, individuando, dopo alcune settimane, la tecnica più adeguata: impacchi di acetone e metilchetone applicati con un sottilissimo strato di carta giapponese, ovvero una sorta di «barriera» tra le stesse sostanze e la pietra che in questo modo non è stata alterata. Quindi l'intervento vero e proprio affidato nell'autunno dello stesso anno all'associazione temporanea di imprese tra le ditte Mag costruzioni Srl (capo gruppo) e Vetex Srl (mandante) di Padova e durato fino ai primi mesi del 2009, compreso uno stop per consentire l'allestimento nella Sala delle Capriate della mostra con le opere delle Carrara. E se in quest'ultimo caso qualche intoppo c'è stato - quattro tele hanno subito alcuni danni a causa di un abbassamento del livello di umidità -, all'esterno tutto è filato liscio.

Con una specie di lento «strip-tease» delle impalcature che ha svelato il nuovo volto dell'architettura un pezzo alla volta: lo scorso ottobre il lato su Piazza Vecchia, quindi il retro e la facciata più vicina al Palazzo del Podestà e, infine, i portici con le loro luminose volte. Per ammirarle è la stagione giusta e le occasioni durante l'estate non mancheranno. Primo appuntamento: l'«open night» organizzata per questa sera dall'Amministrazione comunale per le visite ai monumenti di Città Alta.

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