Botteghe artigiane e un ostello
Così rivive il castello di Malpaga

Malpaga come nuovo polo di attrazione turistica con un albergo, un  ostello, una trattoria, botteghe artigiane. I lavori cominceranno nel giro di qualche settimana, l’investimento per rendere abitabile il borgo storico è di quelli impegnativi, ma i proprietari del castello, delle cascine e di tutta la campagna intorno ci credono

Il castello con il borgo agricolo, la campagna e le cascine rappresentano qualcosa di unico in Lombardia, scampato alle ruspe, alle gru, al cemento e all’asfalto. Il piano integrato di intervento è stato approvato dalla Sovrintendenza e ora la convenzione con il Comune di Cavernago è stata stipulata ed è pronta per la firma che avverrà il 5 giugno. La società proprietaria, la Malpaga spa, ha cominciato negli ultimi anni un lavoro di salvataggio del borgo agricolo e del castello con un primo investimento di 250 mila euro che era servito a restaurare soprattutto i tetti.

Salvate le strutture, la Malpaga ha pensato al futuro e con gli architetti Franco e Francesco Marsan di Milano ha elaborato un piano integrato di intervento che prevede il recupero di tutte le strutture e nessuna nuova volumetria. Nessun condominio, nessuna villetta a schiera. Nel borgo agricolo troveranno posto un albergo, forse un ostello, una trattoria, botteghe artigiane. Ma soprattutto tornerà la residenza, torneranno gli abitanti, famiglie e bambini. Resterà la campagna.

Il piano di intervento è strettamente conservativo, l’investimento è notevole, 60 milioni di euro. La convenzione prevede un tempo massimo di dieci anni per la realizzazione, al Comune andranno 950 mila euro, un’area per le festa di undicimila metri quadrati.

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