Scuola quanto mi costi
Testi scolastici alle stelle

Libri di testo e un kit scolastico che, secondo i dati raccolti nella Bergamasca, risulta essere aumentato di prezzo del 5 per cento rispetto allo scorso anno scolastico. La scuola sta per partire e le famiglie hanno già aperto i portafogli. Con amare sorprese: rincari dei prezzi degli zaini e libri di testo sempre più costosi.

Caro libro, quanto mi costi. Tra tetti di spesa imposti, e non sempre rispettati dalle scuole, sconti di tutti i tipi, la parola d'ordine anche quest'anno è risparmio, con molte famiglie che cercano tra i libri usati qualche offerta, puntando spesso e volentieri agli sconti e alle offerte dei supermercati.
Sempre per contenere la spesa dei libri da anni il comitato genitori organizza poi gli acquisti in modo da poter strappare uno sconto maggiore ai librai. A proposito di tetti di spesa le cifre vanno dai 286 euro per una classe prima della scuola secondaria di I grado (scuola media) ai 111 euro per la seconda e ai 127 euro per la terza. Per la scuola secondaria di II grado (superiori) invece si va dai 320 euro per una quarta ginnasio del Liceo Classico ai 240 euro per l'Istituto professionale Industria e Artigianato. Queste cifre quasi si dimezzano per le classi seconde, mentre tornano a salire tra i 200 e i 300 euro circa per il triennio.

Oltre a fissare la spesa massima consentita quest'anno il ministro Gelmini ha messo in campo un'ulteriore iniziativa: le nuove direttive sulle adozioni dei libri di testo impediscono di cambiare libro per cinque anni alle elementari e per sei anni alle medie. Ciò dovrebbe favorire un maggior riutilizzo dei libri stessi e quindi il risparmio delle famiglie. «Di fatto però non c'è un effettivo controllo - sottolinea lo storico libraio di Bergamo, Sandro Seghezzi -, anche perché questa indicazione si scontra con l'autonomia delle scuole. Siamo anche scettici sul fatto che questa iniziativa serva a calmierare i prezzi che di fatto, restano una decisione nelle mani delle case editrici». Case editrici messe sotto accusa anche per la politica delle nuove edizioni: bastano infatti pochi cambiamenti nell'impaginazione perché il testo venga indicato dalle case editrici come «nuova edizione» mettendo così automaticamente fuori mercato quella precedente con il risultato che il libro diventi invendibile.

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