Rondò delle Valli, Tentorio:
«I Comuni facciano la loro parte»

I sindaci della Val Seriana bussano al Comune di Bergamo per i lavori sul rondò delle valli e Palafrizzoni rimanda le lamentele al mittente. «Non mi sembra corretto fare polemiche su un documento che, al momento delle proteste, nemmeno esisteva - spiega il sindaco di Bergamo Franco Tentorio - Non escludiamo la realizzazione di quell’opera e, anzi, chiediamo che ci si sieda tutti attorno a un tavolo per discuterne.

Siamo consapevoli che il capoluogo debba contribuire in quota maggiore, ma per risolvere il problema sarebbe bene che ognuno facesse la sua parte: noi, gli altri Comuni interessati, la Provincia, la Camera di commercio che di recente ha affrontato la questione».

Anche perché, secondo il sindaco, la protesta è scattata presto: «Il piano triennale delle opere pubbliche – chiosa – sarà approvato dalla Giunta solo mercoledì. Quanto commentato prima, non era il piano ufficiale. Non era stato valutato, mancava anche il passaggio nelle circoscrizioni».

Nella bozza, sottoposta in via informale alla Giunta un paio di settimane fa, l’intervento sul rondò non pareva avere scampo: slittato dal 2010 al 2012. Senza contare che, in tempi di difficoltà nei bilanci, trovare 9 milioni di euro (tanto costa il sovrappasso gemello a quello già esistente, che garantirebbe una fluidificazione del traffico dalla valle al capoluogo) non sembra affatto facile.

Vista l’aria che tira, gli amministratori seriani avevano chiesto attenzione all’intervento, chi con toni più pacati chi con voce più forte. Soprattutto Doriano Bendotti, vicesindaco di Alzano: «Questo è un requiem per le imprese della valle e per i pendolari – aveva dichiarato –. Si parla tanto di attenzione allo sviluppo delle aziende in questo momento di crisi, ma poi le opere importanti slittano».

Ancora Bendotti venerdì 30 ottobre aveva sollevato la questione in Camera di commercio, dove è consigliere. Spiegando di «parlare anche a nome della Federazione autotrasportatori italiani di Bergamo, di cui sono segretario, e di Imprese&Territorio, di cui la Fai è parte», aveva chiesto «che il Consiglio valuti, se non nel 2010 almeno nel 2011, di mettere a disposizione dei fondi per il Comune di Bergamo come stimolo per prendere in mano e risolvere il problema dell’attraversamento del rondò per chi scende dalla Val Seriana».

Già con Bruni, spiega il vicesindaco, «la Camera di commercio aveva stanziato quasi 3 milioni di euro per interventi per la viabilità poi non concretizzati. Quei fondi – prosegue – sono tornati a noi. Ora si potrebbe rimetterli a disposizione di Palafrizzoni per questo intervento».

Tentorio rilancia: «L’opera serve. Ognuno faccia la sua parte, non solo la Camera di commercio». E si fa riferimento anche a un piano integrato d’intervento in divenire: la soluzione del nodo del rondò sarebbe inserita nella terza annualità del progetto del Nuovo Gleno. Domani la questione sarà affrontata in giunta.

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