Bergamo, 10mila boliviani «senza volto»

Bergamo è un «caso nazionale», forse europeo: per quanto riguarda l’immigrazione dalla Bolivia conta, secondo i dati ufficiali del 2004, 1.263 boliviani con permesso di soggiorno domiciliati nel capoluogo. Ma le presenze reali dei sudamericani sono di tutt’altra portata: sono almeno 10 mila, anche 12 mila, i «senza volto» arrivati dalla Bolivia a Bergamo.

Su questi «viaggi della speranza» si è innestata una rete di sfruttamento: a partire dalla Bolivia, dove i funzionari si fanno pagare per il rilascio dei passaporti, fino alle agenzie di viaggio specializzate che, a suon di migliaia di euro, garantiscono all’immigrato che vuole arrivare a Bergamo «pacchetti» volo e hotel, con promessa di lavoro. Lavoro che non troveranno mai. Lo sfruttamento dei «senza volto» continua anche a Bergamo, dove i connazionali si fanno pagare a peso d’oro per un posto letto, o vogliono il «pizzo» per trovare ai conoscenti un impiego. Ovviamente in nero. Su questo fenomeno, ormai allarmante, «L’Eco di Bergamo» ha sviluppato un’inchiesta pubblicata oggi.

(14/09/2005)

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